Al comune di Pescara crepe nella maggioranza. Mascia: ''Basta diktat dall'Udc''

21 Novembre 2012   17:40  

“La maggioranza di governo al Comune di Pescara, di cui l’Udc fa parte, ha sottoscritto tre anni e mezzo fa un ‘patto di inizio consiliatura’ che va rispettato, né possiamo pensare di continuare a dover essere sottoposti ogni sei mesi a una revisione per una delega, o un posto di potere o il pretesto di una delibera, che sia Pescara Parcheggi o altro.

Non accetto diktat né ultimatum da alcuno, a cominciare dall’Udc che, anch’essa, tre anni e mezzo fa, ha sottoscritto un patto di maggioranza e che oggi vanta una rappresentanza politica numericamente anche superiore rispetto a quello che il partito esprime, con un Presidente del Consiglio comunale, massima espressione dell’Assise civica, due assessori con deleghe pesanti, e due Presidenti di Commissione.

E nel merito della riunione svoltasi ieri sera in Comune, è bene chiarire, in maniera definitiva, che Pescara Parcheggi è una società che va salvata, una società nata per risolvere i pasticci lasciati dal precedente governo di centro-sinistra, e che oggi ci garantisce un introito sicuro dalla gestione degli stalli a pagamento pari a 1milione 900mila euro l’anno”.

Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia in riferimento all’incontro di maggioranza avvenuto ieri sera in Comune e alle dichiarazioni odierne dell’Udc.

“Comincio dalla questione tecnica, ossia Pescara Parcheggi – ha detto il sindaco Albore Mascia – una società che va assolutamente salvaguardata, io stesso addirittura un mese e mezzo fa sono arrivato a porre una sorta di fiducia sulla delibera tesa a salvare la struttura e i posti di lavoro e in Aula ho avuto la fiducia della mia maggioranza.

Io credo nella forza e nelle potenzialità di quella società che ovviamente deve crescere, una società frutto di una scelta politica del centro-destra determinata dalla necessità di riparare ai danni ereditati da quel centro-sinistra che ha governato Pescara per sei anni prima di noi, lasciandoci un buco di 500mila euro, pari alle somme che avremmo dovuto incassare dalla gestione dei posti auto a pagamento e che non abbiamo mai incassato, aprendo un contenzioso che avrà i suoi tempi. Senza dimenticare il blitz notturno con cui vennero sradicati dalle nostre strade i parcometri, lasciando nel caos il servizio.

Oggi quella società, al contrario, ci garantisce risorse sicure per 1milione 900mila euro, ossia più del doppio di prima, grazie alla presenza di una società partecipata che, senza aggi, né filtri, né mediazioni, consente al Comune di incassare gli introiti in maniera diretta.

La società va salvaguardata e considero questo un punto fermo da cui non si prescinde: il bilancio 2012 non è ancora chiuso e comunque vogliamo arrivare al prossimo anno con una società in bonis, ossia in buono stato di salute, finanziariamente sana, che possa essere resa interessante sul mercato per l’ingresso di un socio privato minoritario che possa dare un contributo concreto all’organizzazione del servizio.

Dunque la posizione della maggioranza di governo, emersa dalla riunione di ieri sera, è chiara: noi vogliamo salvare la società per collocare parte delle sue quote sul mercato, ma nelle migliori condizioni possibili anche per l’Ente Comune che deve arrivare in una posizione di forza.

Dunque sia chiaro che l’apertura verso l’esterno – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia – è una scelta di tutta la maggioranza, di cui fa parte sicuramente anche l’Udc, la quale però non può continuare ad appuntarsi la medaglietta al petto come la ‘portabandiera’ di tale ipotesi.

Ed è qui che si passa alla questione politica: con l’Udc esiste un patto di inizio consiliatura sottoscritto dal partito che, com’è vero che ‘pacta sunt servanda’, va rispettato e non possiamo pensare di essere sottoposti a ‘revisione’ ogni sei mesi con rinegoziazioni semestrali su assessori, deleghe, posti di potere, non è questo il modo in cui io ritengo si possa stare in maggioranza.

A questo punto non accetto né diktat né ultimatum dall’Udc, che ha sottoscritto un primo patto di inizio consiliatura tre anni e mezzo fa, un patto ribadito appena otto mesi fa, al momento della nomina dell’assessore Porcaro, impegnandosi a non ‘turbare’ in alcun modo gli equilibri della maggioranza, blindata sino a fine consiliatura.

L’Udc si è impegnato a sostenere il programma della maggioranza, peraltro dopo aver ottenuto una rappresentanza politica anche numericamente superiore rispetto a quello che il partito esprime all’interno del Comune, con il Presidente del Consiglio comunale, due assessori con deleghe pesanti, e due Presidenti di Commissione.

Né è possibile che ogni sei mesi l’Udc esca fuori con presunti problemi di natura programmatica e che ogni sottolineatura politica sottenda a una richiesta di rappresentanza politica”.

 


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