Alda Merini e Claude Levi-Strauss, due perdite da quattro soldi

Morti passate sotto semi-silenzio

06 Novembre 2009   10:06  

"Alla morte s'addice il silenzio", ma forse in alcuni casi si esagera un pò. Come dimenticare, infatti, il clamore suscitato dalle illustri scomparse di Michael Jackson, re del pop, o Mike Bongiorno, papà della tv commerciale? Servizi su servizi di tutti i tg principali, addirittura scoop sul probabile non-decesso di Mj, ora sperduto in qualche non meglio conosciuta zona del mondo. Due uomini che hanno cambiato la società con le loro opere e le loro carriere. Sicuramente, nulla hanno da spartire con Alda Merini e Claude Levi Strauss.
Alda Merini e Claude Levi Strauss? Chi sono? Hanno forse scritto qualche memorabile canzone, o condotto celeberrimi quiz in tv? No? Ma allora cosa ci importa? Questo devono aver pensato i direttori dei vari notiziari più noti, dal momento che è gli stato dedicato solo un servizio più lungo del solito. Nell'epoca dell'apparire, anche questi due illustri signori hanno avuto un momento di celebrità, magari apparendo in qualche spezzone di trasmissioni retrò, ma, figuriamoci, sono paragonabili ad una meteora gieffina.
In fondo, la 78enne poetessa milanese, era di umili origini, malata di bipolarismo, e morta in condizioni di quasi totale indigenza. I suoi versi, pur meravigliosi, non le sono serviti a non esser dimenticata. Probabilmente, avrebbe dovuto spogliarsi in gioventù, o dare scandalo con il proprio corpo piuttosto che affidarsi alla misera ed ignobile professione di creatrice di versi. Per lei erano dovuti i funerali di Stato (roba da non crederci, era Commendatore al Merito della Repubblica Italiana) ma non le telecamere, ahimè, come per il buon Mike.
Cosa dire, poi, di Claude Levi Strauss? E' stato solo il più grande antropologo del secolo scorso, una specie di Darwin moderno, ma aveva ormai 100 anni e non era nemmmeno tutta questa gran bellezza. Laureato in filosofia alla Sorbona, ottenne anche il dottorato nella stessa università. Nei suoi studi sull'uomo, ha sempre messo in primo piano l'esigenza della concretezza, tenendosi a debita distanza, dunque, dall'idealismo e dalla spiritualità. "Più che dare risposte sensate, una mente scientifica formula domande sensate ", diceva questo grande pensatore francese, costretto ad emigrare in America nel 1941, a causa delle persecuzioni contro gli ebrei. Affrontava le sue ricerche sempre con passione, trattando la diversità come un tesoro e mai come motivo di timore o paura.
Entrambi non ci sono più, ma in fondo a pochi interessa. Come ci si può arricchire con le loro professioni? Praticamente impossibile. Le loro morti, dunque, hanno avuto lo stesso valore delle loro esistenze. Quattro soldi, e, forse, sono anche largo di manica. "Non cercate di prendere i poeti perché vi scapperanno tra le dita" (Alda Merini).

Francesco Balzano

 

 

 

Gianna Nannini e Giorgia unite da L'Aquila per aiutare le donne

Quando un brigatista diventa un divo

Lo Stato non è Cosa Nostra

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore