Il capo del governo di Atene, Alexis Tsipras, ha commentato positivamente oggi la convocazione di un vertice straordinario dei capi di stato e di governo dei paesi della zona Euro per lunedì per affrontare la crisi greca: Atene vuole celebrare i negoziati al più alto livello, ha sottolineato, assicurando che "lavoriamo per il successo di questo incontro". Nel comunicato, Tsipras ha espresso fiducia nel fatto che "ci sarà una soluzione nel rispetto delle regole dell'Ue ma anche della democrazia". Quanti scommettono su scenari del terrore, come il collasso delle banche greche, si sbagliano, ha poi commentato. Il governo di Atene ha assicurato oggi che il sistema bancario greco è stabile, dato che la sua sicurezza è garantita dalle azioni congiunte della Banca centrale e della Banca centrale Europea. Il presidente della Banca centrale "ha assicurato la stabilità del sistema bancario", si legge in una dichiarazione diffusa oggi dal governo di Atene. La dichiarazione è stata diffusa dopo un incontro fra il presidente della Banca Centrale, Yannis Stournaras e il vice ministro degli Esteri Euklides Tsakalotos, che dirige la squadra greca ai negoziati con i creditori internazionali. Ad Atene circolano da ieri voci di un prossima chiusura delle banche per problemi di liquidità, ma il governo ha finora smentito ogni ipotesi di meccanismo di controllo sulla circolazione dei capitali.
Intanto ad annunciare, per le 15 di lunedì prossimo, 22 giugno, l'Eurogruppo straordinario per preparare l'Eurosummit sulla Grecia, è stato il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. I ministri delle Finanze dell'area euro si riuniranno a Bruxelles per i lavori preparatori della riunione dei leader, in programma alle 19. Ma, in vista dell'appuntamento, l'Eurogruppop di ieri non ha discusso la nuova proposta di riforme presentata dal governo greco. Ad affermarlo è stato ministro greco delle Finanze, Yanis Varoufakis. "Nel corso dell'Eurogruppo di ieri -ha spiegato Varoufakis in una nota- le autorità greche hanno presentato una proposta ampia, generale e credibile che può essere la base di un accordo per concludere non solo l'attuale programma, ma anche per affrontare in modo decisivo e permanente la necessità futura di finanziamento" della Grecia.
Juncker: non escluso fallimento trattative - Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, non esclude la possibilità di un'uscita della Grecia dall'euro. "Ho avvertito ripetutamente Tsipras che non dovrebbe contare sulla possibilità che qualcuno in Europa, alla fine, tiri fuori il coniglio dal cappello. Non sarà questo il caso. Io non posso in ogni caso impedire il fallimento dei colloqui", ha detto Juncker, intervistato dal settimanale tedesco 'Spiegel'. E ha sottolineato di "non capire Tsipras. La fiducia che ho riposto in lui, non è stata sempre ricambiata in egual misura".
Schaeuble: non sono ottimista su vertice di lunedì - Il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, non è ottimista sulla possibilità che la Grecia cambi posizione sul piano di riforme e presenti nuove proposte all'Eurogruppo e all'Eurosummit di lunedì. "Dobbiamo aspettare e vedere se e cosa succede in Grecia entro lunedì", ha spiegato al termine del Consiglio Ecofin a Lussemburgo. "Sono scettico. Non sono sicuro che lunedì sarò in grado di annunciare qualcosa di sensazionale". Il ministro tedesco ha sottolineato che "la situazione non è molto piacevole, ma è quella che è".
Padoan: convocazione eurosummit dimostra margini per intesa - "La convocazione dell'Eurosummit è il segno chesi ritiene che ci siano margini per raggiungere un'intesa e io condivido". Ad affermarlo il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan a margine dell'Ecofin sottolineato che la convocazione è "una buona notizia", ma "dobbiamo essere molto cauti". Quindi il numero uno del Tesoro ha rimarcato che una eventuale uscita della Grecia dall'eurozona "sarebbe chiaramente una cosa diversa e per alcuni non irreversibile. Spero che nella lontanissima ipotesi di una Grexit ci sia rapidamente un'accelerazione degli sforzi dei Paesi membri per rafforzare l'architettura istituzionale" dell'area euro. Una Grexit "sarebbe il momento adatto per accelerare i miglioramenti" dell'eurozona. Se ci dovesse essere questo sfortunato evento, l'area euro dovrebbe approfittarne", ha aggiunto. Nella trattativa fra la Grecia e le istituzioni creditrici "la discussione ha avuto toni emotivi, comprensibili vista la situazione" ha proseguito Padoan aggiungendo che "c'è però un forte impegno a trovare un accordo e una soluzione nell'interesse della Grecia e dell'area euro". Il ministro ha quindi evidenziato che nel caso di un'uscita della Grecia dall'euro "i mercati finanziari, anche italiani, ne risentirebbero e non mi stupirebbe una variazione dei rendimenti e degli spread" dei titoli di Stato. "Oggi la situazione è molto diversa rispetto al 2012" e gli strumenti di cui si è dotata la Ue "potrebbero contrastare ogni fenomeno di contagio".