All'Aquila il Comandante dei Vigili sarà "Part-Time" ed a "Scavalco"

Un giorno a settimana sarà sufficiente a gestire il capoluogo

21 Agosto 2024   12:03  

Per sette anni, il Comune dell’Aquila è rimasto privo di un Comandante della Polizia Locale. Ora, la vergognosa vicenda si arricchisce di un ulteriore, discutibile, capitolo.

Così scrive in un durissimo comunicato il PD aquilano e poi continua:

Un passo indietro: il sindaco Biondi si è rifiutato, in questi anni, di nominare un capo dei Vigili, affidando il ruolo, illegittimamente, prima al fedelissimo dirigente dei servizi finanziari Tiziano Amorosi e poi al dirigente dell’avvocatura Domenico de Nardis.

Nel 2023, il TAR – accogliendo un ricorso - ha chiarito però che, come previsto dalla legge regionale 42 del 2013, il Comune avrebbe dovuto nominare un vero Comandante, funzione che può essere attribuita soltanto a personale inquadrato nei ruoli della Polizia Locale. Insomma, de Nardis doveva lasciare l’incarico. Biondi ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato che, nei mesi scorsi, ha confermato – come ovvio – la sentenza del TAR.

E che cosa ha fatto il sindaco dell’Aquila? Convinto, oramai, di essere al di sopra delle leggi, ha nominato, di nuovo, un dirigente; indovinate chi? Il fedelissimo Tiziano Amorosi; illegittimamente, per la seconda volta.

Queste sono le dichiarazioni della dirigenza locale del Partito Democratico (PD), che ha inoltre sottolineato come un altro ricorso e un’altra pronuncia del TAR abbiano ulteriormente bastonato il Comune dell’Aquila.

Che succede, a questo punto? Biondi ricorre ancora al Consiglio di Stato che, il 31 luglio scorso, è stato costretto a ribadirgli l’illegittimità delle sue scelte.

Ovviamente, il Comune è stato condannato a pagare le spese legali: non pagherà Biondi, però, ma le cittadine e i cittadini dell’Aquila.

Mica è finita qui: messo alle strette, il sindaco dell’Aquila ha preferito stipulare un'apposita convenzione con il Comune di Ascoli Piceno, guidato da un primo cittadino amico - ed esponente di Fratelli d’Italia - per avere a scavalco a capo dei Vigili Patrizia Celani, comandante della Polizia Locale di Ascoli, che sarà in città una volta a settimana.

In una realtà complessa come la nostra, con le criticità quotidiane che si riscontrano, a capo della Polizia Locale avremo, una volta a settimana, il comandante dei Vigili di Ascoli.

Ora, non è chiaro se la procedura sia pienamente legittima: considerato che Patrizia Celani è stata nominata in via diretta e fiduciaria dal sindaco di Ascoli Piceno, con la procedura prevista dall’art. 110 comma 1 del d.lgs 267/2000 e non attraverso un concorso pubblico, è possibile che le sue funzioni vengano condivise, a scavalco, dal Comune dell’Aquila? Qualche dubbio sorge, se è vero che il rapporto che si crea tra incaricato a contratto ed ente sembrerebbe di tipo esclusivo; stando ad una rilevante giurisprudenza, gli incarichi a contratto hanno una componente fiduciaria, la cui sussistenza escluderebbe la condivisibilità mediante scavalco del fiduciario di un sindaco con un altro sindaco.

Ma non è questo il punto.

La vera domanda è: come mai Biondi ha così timore di nominare un capo dei Vigili attingendo dal personale inquadrato nei ruoli della Polizia Locale? A cosa è dovuta questa ferma volontà di controllo su una funzione così delicata? Sarebbe interessante avere una risposta chiara.

Intanto, su iniziativa del presidente della Commissione di Garanzia e controllo, Stefano Palumbo, è stato disposto l’invio di una segnalazione alla Corte dei Conti affinché la stessa possa esprimersi sull’eventuale danno erariale generato dall’ostinazione del sindaco a non volere adempiere alle sentenze di TAR e Consiglio di Stato.

Sugli altri profili, ci riserviamo ulteriori approfondimenti.


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