Allagamenti lungo la costa abruzzese: perché la situazione sembra senza soluzione?

18 Settembre 2024   12:28  

Il Forum H2O mette in luce le cause degli allagamenti costieri in Abruzzo e le proposte per affrontare la crisi climatica e idrogeologica.

Le recenti piogge intense hanno provocato allagamenti significativi lungo la costa abruzzese, in particolare a Pescara e Alba Adriatica, dove sono caduti ben 66 litri per metro quadrato in pochi minuti. Questo ha portato a enormi quantità d'acqua accumulate, con oltre 2 milioni di metri cubi a Pescara e 600.000 metri cubi ad Alba, in un intervallo di tempo brevissimo.

Secondo il Forum H2O, il problema non si risolve semplicemente pulendo i tombini – un'operazione necessaria, ma insufficiente. Il gruppo denuncia che il consumo del suolo è eccessivo e avverte che, con la crescente crisi climatica, la situazione potrebbe solo peggiorare.

Le principali cause degli allagamenti identificati dal Forum includono:

  1. Cemento e asfalto: La copertura del suolo con materiali impermeabili riduce l'infiltrazione dell'acqua nel terreno e accelera il deflusso superficiale, generando picchi di deflusso più alti e ravvicinati agli eventi piovosi.
  2. Urbanizzazione delle colline: Le colline circostanti, spesso cementificate, impediscono l'assorbimento naturale dell'acqua, che quindi si riversa rapidamente nei centri abitati.
  3. Infrastrutture inadeguate: Canali interrati o tombati riducono la sezione di deflusso e le aree a bassa quota limitano naturalmente il deflusso dell'acqua.

L'enorme volume d'acqua che cade in tempi brevi, come dimostrano i dati recenti, supera la capacità dei normali sistemi fognari di smaltirla. Nonostante gli sforzi per migliorare le fognature, la continua urbanizzazione delle zone costiere e collinari aggravano il problema.

Il Forum H2O propone una serie di misure per affrontare questi problemi, tra cui:

  • Sospensione della costruzione di nuove strade e edifici su terreni non sviluppati.
  • Rinaturalizzazione dei suoli, riducendo asfalto e cemento.
  • Piantumazione massiva di alberi.
  • Costruzione di infrastrutture per il drenaggio e il pompaggio dell'acqua.
  • Riapertura e rinaturalizzazione di fossi e canali, aumentando la loro sezione di deflusso.

Il Forum sottolinea che, nonostante l'urgente necessità di interventi, le nuove costruzioni continuano a proliferare, come dimostrano i progetti a Roseto e Silvi, e le iniziative comunali a Pescara. La situazione richiede un cambiamento radicale per prevenire ulteriori danni e migliorare la gestione delle acque in un contesto di crescente emergenza climatica.


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