Allarme degli albergatori non pagati dalla Protezione civile

16 Luglio 2010   13:52  

''Mediamente sette mesi di arretrati non saldati e convenzione per l'ospitalità dei terremotati scaduta e non ancora rinnovata. E' questa la denuncia di un gruppo di albergatori abruzzesi sia della provincia dell'Aquila sia della costa abruzzese. Non sono poche le strutture dove sono ancora ricoverati gli sfollati che hanno l'abitazione danneggiata.

"Non vogliamo fare polemiche, ma solo segnalare una situazione che ci sta mettendo in forte difficoltà - spiega gli albergatori affiliati alla Confcommercio dell'Aquila -. Chiediamo alle istituzioni che stanno gestendo l'emergenza e la ricostruzione si occuparsi di questa problematica anche perché una soluzione del problema ci permetterà di capire come comportarci in futuro nella gestione delle tante persone terremotate che sono ancora fuori dalle loro abitazioni".

I fondi per saldare gli arretrati degli albergatori abruzzesi dovrebbero essere ricompresi nelle somme assegnate nei giorni scorsi ma non ancora disponibili.

 

UN MESE FA LA DENUNCIA DI FEDERALBERGHI


La Protezione Civile non viene definita “un debitore insolvente” solo per rispetto dell’istituzione, ma la sostanza è quella: gli alberghi che ospitano gli sfollatdel sisma abruzzese sono sull’orlo del collasso.

“Si accelerino i pagamenti”: è l’allarme della Federalberghi Abruzzzo, che in una nota raccolta dall’Ansa, inizia ad alzare la voce con la Presidenza del Consiglio, con la Regione Abruzzo e, più in particolare, con la Protezione Civile.

Gli albergatori abruzzesi ricordano di essere stati in prima linea nella gestione del sisma abruzzese, “al fianco della Regione Abruzzo e a quello della Protezione Civile Nazionale per mettere a disposizione posti letto e ristorazione allo scopo di far fronte nel migliore dei modi al drammatico evento sismico che ha colpito la nostra regione”.

Mettendo in questo modo a regime oltre seimila posti letto contro i quattromila richiesti a suo tempo dalla Protezione Civile, sempre su base volontaria e con il sorriso sulle labbra. Ma l’economia gira, e tutto va pagato: ad oggi gli alberghi “sia della costa che dell’interno, che hanno ospitato (ed in parte ospitano ancora) gli sfollati aquilani, versano oggi in grave difficoltà economica a causa dei ritardi nel pagamento delle fatture rimesse alla Regione Abruzzo, aggravatisi soprattutto negli ultimi mesi”.

Le pubbliche amministrazioni non pagano da “agosto 2009″. E forte è la tentazione di uscire a testa bassa, accusando la Protezione Civile di essere un vero e proprio “debitore insolvente”; ma “il lavoro di alto profilo sin qui svolto dalla Protezione Civile Nazionale e territoriale, con il modesto apporto dell’associazione, è qualcosa di cui la Federalberghi-Confcommercio Abruzzo va fiera , un lavoro che non può essere messo in discussione”. Certo, questi soldi, concludono gli albergatori, devono iniziare a saltare fuori in qualche modo, e la Federalberghi esprime dunque il più caloroso “auspicio che si possano subito trovare soluzioni tecniche rassicuranti per le strutture ricettive che hanno ospitato gli sfollati del sisma aquilano e con la richiesta di un incontro volto a definire con chiarezza i tempi di definizione della questione”.

 

 


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