Allarme del WWF: i fiumi abruzzesi sono malati

21 Marzo 2007   18:39  
I fiumi abruzzesi sono in serio pericolo: l´allarme arriva dal WWF che parla di "situazione sconfortante" e che in un dossier fornisce i numeri del disastro per dare chiaramente la misura del problema. Bacini sotterranei e falde acquifere inquinate, reti colabrodo, presenza massiccia di inquinanti pericolosi, pianificazioni sbagliate e protezioni inadeguate, ma soprattutto scarsa preoccupazione da parte della politica. Questo, in sintesi, il quadro che emerge dal monitoraggio effettuato dall´organizzazione ambientalista, reso noto oggi a Pescara nel corso di una conferenza stampa. Dal rapporto del WWf esce fuori una "fotografia" preoccupante: la maggior parte corsi d´acqua abruzzesi esaminati nello studio del WWF versano in condizioni critiche. A dare voce ai numeri presentati è Augusto De Sanctis, referente acque del Wwf Abruzzo: "Quelli che presentiamo oggi sono dati allarmanti e sconfortanti che nel dossier nazionale vengono evidenziati come casi-limite per la loro rilevanza negativa in ambito nazionale". "Ci dicono che la priorità per la nostra regione - ha osservato De Sanctis - è l’inquinamento e la gestione dell’acqua e non certo le infrastrutture o altri settori, pure importanti. La massiccia diffusione di inquinanti, in una regione peraltro relativamente poco antropizzata, indica una sostanziale assenza di politiche efficaci di prevenzione ed intervento". De Sanctis, senza mezzi termini, ha affermato che a preoccupare maggiormente gli ambientalisti è "che la qualità delle acque stia peggiorando e che l’inquinamento si stia estendendo anche a quelle poche aree montane finora più salvaguardate". De Sanctis ha inoltre denunciato la situazione "delle acque sotterranee. L’acqua nascosta. L´acqua che non si vede, ma che permea tutti i terreni abruzzesi. Ebbene lì - ha aggiunto De Sanctis -l’elenco degli inquinanti, soprattutto nelle zone di pianura e collina, è impressionante e segna una vera e propria catastrofe ambientale. Le percentuali dei siti inquinanti è pazzesca, soprattutto se poi andiamo a vedere le tipologie di inquinanti. Sostanze nocive, cancerogene, tossiche come il benzene. E’ il simbolo di una situazione ormai alla deriva la cui rotta può essere modificata solo con un impegno chiaro e deciso degli amministratori". Patrizia Santangelo

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