Allevatori senza pascoli, e il mercato delle vacche dei titoli Agea

11 Ottobre 2013   17:13  

Al nostro microfono Camillo Colangelo di Confagricoltura chiede con forza che venga rivisto immediatamente il meccanismo che consente di erogare ricchi contributi pubblici da parte dell'Agea, l'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, a società che affittano pascoli demaniali nei Comuni dell'entroterra appenninico, Abruzzo in particolare, senza però essere proprietari di bovini e ovini.

Sottraendo, seppure in modo ad oggi legittimo, pascoli e finanziamenti a chi per davvero fa il mestiere, sempre più difficile, dell'allevatore. 

Tutto ciò accade per effetto di una norma contenuta nella circolare applicativa della PAC che consente di intascare anche 200mila euro di premi comunitari facendosi concedere pascoli demaniali dai Comuni e senza l’obbligo di possedere il bestiame. Pascoli demaniali, si badi bene, cioè usi civici che in teoria dovrebbero essere un bene comune di chi vive nel territorio.

La norma contestata, infatti, ritiene sufficiente il solo pascolamento attraverso bestiame di terzi, che, in quanto tali, non hanno l’obbligo di rispettare i numerosi vincoli comunitari che, invece si applicano agli allevatori locali.

Insomma: tali società fanno incetta di pascoli che i Comuni in bancarotta gli affittano ben volentieri. E gli allevatori locali ci pascolano sopra gli animali, stipulando contratti di enfiteusi, e la società intasca gli aiuti europei.

Con una nota trasmessa al Commissario Straordinario dell’AGEA e all’Assessore Regionale Mauro Febbo, Confagricoltura Abruzzo ha dunque chiesto di apportare delle modifiche alla normativa.

E' in effetti incredibile che l'Agea, ente commissariato, non affronti ancora la questione, per di più in un momento di pesante crisi economica, dove le poche risorse vanno usate con il misurino.

“E’ necessario evitare queste ingiustificate speculazioni - ha a tal proposito ha affermato Vinicio Blasetti presidente della sezione Zootecnica di Confagricoltura “non è possibile che un cavillo burocratico consenta a soggetti residenti fuori regione di incassare premi comunitari senza esercitare alcuna attività imprenditoriale.

E conclude: ''Queste società non hanno alcun rapporto con il nostro territorio, non esercitano alcuna funzione ambientale, eludono gli obblighi del corretto pascolamento e drogano il mercato degli affitti, depredano le casse comunitarie intascando somme altrimenti destinate alle vere imprese agricole che ogni giorno devono lottare per portare a casa un modesto reddito”. 

Filippo Tronca

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore