Alluvione 2013, il gran pasticcio delle richieste di risarcimento

I moduli non hanno alcun valore perché sbagliati

06 Maggio 2014   10:48  

Rischiano seriamente di restare a bocca asciutta i pescaresi che, tra novembre e dicembre dello scorso anno, subìrono danni a seguito delle ondatedi maltempo che si abbatterono sul capoluogo adriatico e su altre località della regione.

I cittadini che sostenevano di aver subìto danni di qualche genere durante le alluvioni erano stati invitati a presentare le proprie richieste di risarcimento presso i Comuni tramite appositi moduli, ma è proprio di questi giorni la scoperta che il valore di questi moduli è pari a zero, in quanto sono sbagliati.

La brutta notizia è stata diffusa dal dipartimento nazionale della Protezione civile tramite un decreto del responsabile Franco Gabrielli, esortando quindi il commissario straordinario regionale Pierluigi Caputi a riaprire i termini per la presentazione delle domande.

Beffa risolta? Purtroppo no, dal momento che la Protezione civile ha dato tempo fino al prossimo 8 maggio (tra due giorni) per presentare le domande al Comune che poi le inoltrerebbe alla Regione.

Per le tante famiglie abruzzesi che lamentano danni, di cui circa 500 nella sola Pescara, sembra quindi prospettarsi una corsa contro il tempo, anche se l'amministrazione non ha mancato di evidenziare la propria indignazione. "Una beffa inaccettabile" - ha tuonato il vice sindaco di Pescara Berardino Fiorilli - "così come inaccettabile è l'aver fissato la scadenza all'8 maggio. A tal riguardo, abbiamo già richiesto una proroga sino al 3 maggio".

I cittadini che volessero presentare domanda di risarcimento dovranno scaricare i moduli dal sito del Comune (www.comune.pescara.it, settore news), anche se al momento la scadenza è rimasta fissata a dopodomani.


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