Alluvione nel teramano: la Regione chiede lo stato di emergenza

E il Consiglio approva risoluzione all'unanimità

08 Marzo 2011   18:41  

Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, e l'assessore Gianfranco Giuliante hanno firmato, ed inviato, la lettera con cui si richiede alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per il tramite del Dipartimento di Protezione civile, la dichiarazione dello stato di emergenza per i gravi eventi meteorologici, con fenomeni alluvionali, che hanno interessato il territorio della provincia di Teramo ed altri comuni della regione nei giorni 1, 2 e 3 marzo scorsi (ai sensi e per gli effetti dell'art. 5 della legge 24 febbraio 1992 n. 225).

"A seguito di suddetti eventi - si legge nella missiva - sono pervenute e stanno pervenendo presso la Sala operativa della Protezione civile della Regione Abruzzo e agli Uffici competenti numerose segnalazioni e richieste di interventi straordinari da parte di amministrazioni pubbliche colpite, nonche' richieste di sopralluoghi urgenti in relazione alle specifiche gravita'".

"Da una prima stima - scrivono Chiodi e Giuliante - i Comuni coinvolti risultano essere circa 50, oltre all'amministrazione provinciale di Teramo che registra danni ingenti su tutta la rete infrastrutturale di propria competenza. Risulta inoltre compromesso anche il regime idraulico dei fiumi interessati che hanno subito evidenti modificazioni territoriali, determinando un nuovo scenario di potenziale rischio per le strutture ed infrastrutture esposte".

"Detta situazione - si sottolinea ancora nella lettera - e' pertanto di portata tale da determinare la necessita' di provvedere all'adozione delle necessarie iniziative per il ritorno alle normali condizioni di vita mediante l'utilizzo dei poteri straordinari e derogatori (fra cui il Patto di stabilita' per gli Enti locali), ricorrendo nel caso di specie i requisiti richiesti dalla legge 24 febbraio 1992 n. 225, per procedere alla dichiarazione dello stato di emergenza". "In soli quattro giorni - ha riconosciuto l'assessore Giuliante - e' stata svolta un'enorme mole di lavoro. In cosi' poco tempo siamo riusciti ad acquisire tutta la documentazione necessaria per integrare la richiesta dello stato di emergenza".

Il Consiglio regionale dell'Abruzzo ha anche approvato all'unanimita' una risoluzione che impegna il Presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, a sostenere lo stato di emergenza determinatosi su tutto il territorio provinciale teramano in seguito all'alluvione dei giorni scorsi e a richiedere alla presidenza del Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello stato di emergenza per calamita' naturale della Provincia di Teramo e alcuni centri della Provincia di Pescara.

Prima del voto in aula, si e' svolta una riunione nella quale hanno partecipato i rappresentanti della giunta regionale, i capigruppo e il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, i sindaci dei centri teramani tra i quali i primi cittadini di Teramo, Alba Adriatica, Giulianova, Pineto e Roseto, e il presidente della giunta provinciale Valter Catarra.

L'assessore regionale alla Protezione Civile, Gianfranco Giuliante, incontrera' il Ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, al quale consegnera' la documentazione per la richiesta dello stato di calamita'.

Secondo l'assessore Giuliante, il Consiglio dei Ministri potrebbe analizzare nella seduta di giovedi' 10 marzo la richiesta proposta dalla Regione Abruzzo.

"La richiesta - sostiene il consigliere regionale del Pd Claudio Ruffini - deve essere portata avanti congiuntamente con la Regione Marche affinche' il provvedimento sia piu' forte in sede di Consiglio dei Ministri. L'odg di oggi - prosegue - e' stato condiviso da tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale e cio' rappresenta un punto di forza per il suo esito positivo in sede di approvazione. Auspico - conclude il consigliere regionale Ruffini - una decisione rapida e rispondente alle reali esigenze del territorio".

"Questa emergenza - ha sottolineato Lanfranco Venturoni (Pdl) - ha messo in evidenza un altro problema: il forte dissesto idrogeologico presente nella provincia teramana. Ora dobbiamo attivarci per risolvere tempestivamente l'emergenza e garantire una risposta al territorio".

 

foto Libero Guerra


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