Ambiente. I giovani e il principio responsabilità

Al via la 12° edizione di ''Nontiscordardimè''

13 Marzo 2010   00:05  

Si apre oggi, 13 marzo 2010, la 12° edizione di Nontiscordardimè, l’Operazione scuole pulite di Legambiente che dal 99 coinvolge docenti, famiglie e studenti nell’impegno volontario di migliorare il luogo fisico dell’istruzione italiana.

Lo speciale week-end di pulizie riguarderà oltre un migliaio di istituti scolastici, dove giovani e meno giovani daranno prova del proprio impegno alla salvaguardia e al miglioramento ambientale degli spazi che condividono quotidianamente con i colleghi, manifestando ancora una volta quello che è il principio cardine del senso civico: la responsabilità della vita che conduciamo quotidianamente e delle ripercussioni che il nostro stare al mondo genera sull’ecosistema.

Oltre ad occuparsi di curare, salvaguardare e migliorare le condizioni ambientali dei propri edifici scolastici, dei cortili e delle aree antistanti gli istituti, i volontari saranno chiamati, in questa edizione, ad interpretare il significato centrale di Nontiscordardimè 2010, e ossia il tema della Scuola come “luogo di cittadinanza”.

Così oltre a costruire aiuole, piantumare alberi e riverniciare aule deturpate dai piccoli nemici della cosa pubblica, gli studenti italiani potranno comprendere e mostrare a passanti e curiosi l’applicazione di un valore tanto semplice da illustrare quanto difficile da apprendere e applicare, il Principio Responsabilità.

Ampiamente discusso e approfondito dal filosofo Hans Jonas, tale principio prende forma dalla consapevolezza delle pericolose conseguenze che l’agire umano infligge al futuro ambientale e collettivo del Pianeta.

Molto diffuso –ma non ancora abbastanza- l'imperativo dell'etica della responsabilità formulato dal pensatore tedesco: "Agisci in modo tale che gli effetti della tua azione siano compatibili con la continuazione di una vita autenticamente umana". Tutt'altro che facile.

A seguire il tema pubblicato ieri su Repubblica da un’adolescente pugliese, intitolato “l’uomo distruggerà l’ambiente”. Compreso nella serie di testi selezionati dalla nota testata all’interno del progetto online la Repubblica@Scuola, lo scritto evidenzia il grande amore che la gioventù contemporanea investe nella difesa dell’ambiente e degli animali. Una caratteristica che dovrebbe far riflettere le alte sfere, specialmente quando emanano leggi per la concessione di spazi pubblici a chi del pubblico non ha cognizione né rispetto.  

Ognuno di noi è responsabile di quanto accade nel mondo: dal livello decisionale più elevato alla banale e violenta noncuranza con la quale si getta una bottiglia di plastica dal finestrino di un auto in corsa.

 


L'uomo distruggerà l'ambiente

di didina (Medie Superiori ) scritto il 12.03.10


“Nel Coefore di Eschilo la terra viene cantata con parole semplici, che però descrivono la sua totale magnificenza : "La terra che partorisce tutti gli esseri, li nutre, poi ne riceve nuovamente il germe fecondo". La terra è un sistema complesso, un ciclo vitale, che crea e distrugge gli esseri. Purtroppo questo "luogo" è continuamente dilaniato dal suo principale abitante: l'essere umano, la macchina di distruzione più efficiente esistente sulla terra. Ma cosa spinge l'uomo a distruggere il pianeta su cui vive? Semplice: la stoltezza e la mancanza di rispetto. Si costruisce... si distrugge...si ricrea.. e si ridistrugge...Si creano colossali palazzi, macchine abominevoli che inquinano l'aria del pianeta, ma soprattutto, considerata la pigrizia che è insidiata nell'uomo, si preferisce buttare una carta a terra piuttosto che in un cestino. Noi, esseri umani, siamo vittime arroganti e pervase da un senso di onnipotenza che spesso ci porta a compiere scelte sbagliate solo in considerazione di noi stessi. Così, più preso da se stesso che dal mondo circostante, l'uomo si dimentica totalmente delle belle opere che la natura stessa ha creato: fiori, alberi, l'ambiente che ci circonda. L'uomo non si limita ad essere il custode dell'ambiente ma vuole esserne il padrone! Come Attila che con il suo passaggio portava morte e distruzione, l'essere umano lascia il suo segno ovunque, distruggendo foreste, inquinando mari e fiumi, provocando l'estinzione di animali. Le grandi città hanno ormai un livello di inquinamento altissimo, le continue frane e i continui mutamenti climatici sono la conseguenza delle insulse sollecitazioni ambientali imposte dall'uomo. Seppur con le continue compagne per la salvaguardia dell'ambiente non c'è verso di sensibilizzare l'essere umano, perchè, com'è risaputo, l'uomo davanti al problema fugge! Quando sarà in grado di prendersi le proprie responsabilità e perciò risolvere i danni che lui stesso ha creato, allora, in quel momento, l’Uomo tornerà a vivere da uomo.”.

 

 

 

I servizi precedenti sull'ambiente:

Petrolio e dintorni. Il caso Ombrina mare

Progetto Kenia

La relazione pericolosa tra sisma e oro nero

 

 

 

Giovanna Di Carlo

 

 

 

 

 


 

 

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore