Acque agitate nel centrodestra in vista della prossima tornata elettorale per la Regione ed alcuni Comuni, tra cui Pescara, e proprio riguardo alle amministrative del capoluogo adriatico già divampano accese discussioni.
In un quadro di riequilibrio tra Fi e NCD, Filippo Piccone ha infatti dato il prorpio nulla osta alla ricandidatura alla Regione di Gianni Chiodi solo a patto che Guerino Testa fosse il candidato di centrodestra alla carica di sindaco di Pescara.
Un vero e proprio aut-aut, che non è stato affatto gradito dai principali esponenti della neonata FI della città adriatica, al contrario fortemente propensa a ripresentare il primo cittadino uscente Luigi Albore Mascia.
A chiarirlo ha inteso provvedere il consigliere comunale Lorenzo Sospiri, che ha affermato senza lasciare adito a dubbi come "intendiamo ricandidare Luigi Albore Mascia, e se proprio non si riuscirà a trovare un accordo nella coalizione di centrodestra della nostra città, il candidato verrà scelto tramite primarie".
Secondo Sospiri, inoltre, "le dichiarazioni di Piccone, oltre ad essere inaccettabili, rischiano solo di danneggiare Testa facendolo apparire come arrogante, quando invece non lo è affatto".
Nemmeno il vicesindaco Berardino Fiorilli, d'altro canto, ha lesinato critiche all'indirizzo del senatore marsicano: "Le affermazioni di Piccone riguardo la presunta candidatura di Testa alla carica di sindaco appaiono decisamente intempestive ed inopportune. Le vicende politiche degli ultimi anni avrebbero dovuo far capire che non è più il tempo di candidature imposte dall'alto, ma al contrario per la carica di primo cittadino il solo luogo dove poterne discutere è la città interessata, in questo caso Pescara".
"Oltretutto" - ha proseguito Fiorilli - "appare decisamente incoerente riproporre Chiodi alla cadidatura per la Regione e proporre Testa in luogo del sindaco uscente Alboe Mascia come candidato per la città di Pescara".
