Ana Laura Ribas shock: "Lotto contro il cancro"

La showgirl si confessa a 'Vanity Fair'

21 Settembre 2011   16:43  

Tutti conosciamo Ana Laura Ribas come una ragazza solare e, anche ora che sta affrontando una terribile battaglia contro il cancro, non perde il suo proverbiale ottimismo, come raccontato da lei stessa in un'intervista a 'Vanity Fair'. La splendida showgirl brasiliana ha confessato di "lottare già da un anno" e che la malattia "sembra più dura di me". "Perderò l'utero, sarò una donna diversa, dovrò inventarmi una femminilità nuova", ha raccontato.

Abituata a rimboccarsi le maniche, proprio ora che è in gioco la sua salute la Ribas non ha alcuna intenzione di mollare: "L'operazione è durata più del previsto. mi hanno tagliato un'altra fettina di utero, ma non ho grandi speranze: al 90 per cento quelle cellule si trasformeranno in un cancro. Ho deciso: tra qualche mese tolgo tutto". In realtà, i medici le hanno detto che se fosse al collo dell'utero e non nella parte più profonda le speranze sarebbero maggiori.

Lei, però, ha già deciso di toglierlo: "E' inutile aspettare, per poi scoprire qualcosa di peggio. Sarò una donna diversa, a 43 anni dovrò inventarmi una femminilità nuova, rimuovendo il pensiero costante di essere svuotata. Non voglio andare in menopausa, sarebbe come accettare di invecchiare: non ci sto. C'è una cura, la seguirò", ha proseguito.

Per Ana Laura non avere figli sarebbe il problema minore, come ha sempre detto: "Ha meno importanza. Non ho senso materno. Un bambino ha diritto ad avere genitori che abbiano voglia di renderlo felice. Credo che sia più egoista non accettare la propria natura e rimanere incinta per cliché, piuttosto che rinunciare in partenza". La Ribas, finora, ha parlato della malattia soltanto con il fidanzato, Marco Uzzo, e pochi amici intimi.

Non ne ha fatto parola, invece, con gli altri membri dello showbiz: "Temo che con i colleghi dello spettacolo sarebbe difficile: c'è poca comprensione profonda del dolore". La Ribas ha poi scherzato sulla differenza d'età col partner (lui ha 17 anni di meno): "Potrebbe essere mio figlio. Vista la differenza di energia, mi cambierà presto per due ragazze di 22 anni, ma io non lo cambierei per uno di 50. Mi scoccia solo che gli diano del toyboy, che è un modo elegante per dire mantenuto. E non è così. Marco non è neanche il mio giocattolo, semmai sono io la sua Disneyland".


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