Anche in Abruzzo la campagna '' Salva l'acqua''

No alla privatizzazione

10 Dicembre 2009   14:24  

E' partita anche in Abruzzo la campagna nazionale 'Salva l'acqua', contro la privatizzazione prevista dal decreto legge Ronchi. A promuoverla, a livello regionale, diverse associazioni culturali, ambientaliste, sindacali, e forze politiche. Previste diverse iniziative. In particolare i promotori chiedono al presidente della Regione Gianni Chiodi di fare ricorso alla Corte Costituzionale. 'Chiediamo anche a Chiodi e all'assessore Angelo Di Paolo- ha detto Renato Di Nicola, di Abruzzo social forum- un incontro per discutere pubblicamente del nuovo progetto di riforma del servizio idrico integrato in Abruzzo'. A gennaio poi e' prevista una giornata regionale dedicata all'acqua con banchetti informativi e raccolta firme in decine di citta' abruzzesi. Inoltre per il 20 gennaio e' stata indetta una giornata nazionale degli aministratori locali che 'disobbediranno alle norme nazionali'. Gli organizzatori hanno aggiunto che 'se i sindaci e gli amministratori abruzzesi non sono disponibili a farsi espropriare dal Governo di un bene cosi' fondamentale per consegnarlo nelle mani di banche e multinazionali, possono cambiare rotta, nonostante le norme nazionali. Per questo - hanno detto- abbiamo predisposto una serie di delibere comunali per la modifica degli statuti per il riconoscimento del servizio idrico integrato, cioe' la gestione dell'acqua come servizio privo di rilevanza economica e senza fini di lucro'. Augusto De Sanctis del WWF ha poi sottolineato che non e' l'Europa ad imporre la privatizzazione 'chiediamo che l'acqua resti in mano pubblica e che la sua gestione sia efficiente e partecipata dalla cittadinanza'.


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