Ancora sull'editoriale di Feltri

di Ricky Filosa www.italiachiamaitalia.com

12 Dicembre 2008   16:11  

Abbiamo sempre apprezzato il quotidiano "Libero" nei contenuti anticonformisti e nello stile vivace e schietto.

E' per noi di Italia chiama Italia un punto di riferimento anche formativo, per le firme di alto livello e la libertà di giudizio, tanto che spesso ne riprendiamo gli articoli sul nostro portale, quando il messaggio è condiviso o dirompente.
 
Ieri, però, siamo rimasti sorpresi e feriti da quell'epiteto volgare schiaffato in prima pagina a caratteri cubitali indirizzato ai giovani italiani convenuti a Roma da tutto il mondo per la prima Conferenza Mondiale dei Giovani italiani all'estero.
 
Ci sentiamo feriti nel metodo (eccessivo il linguaggio, offensive le allusioni) e feriti nel merito (troppi pregiudizi, scarsa conoscenza dei problemi e delle nuove opportunità, solo meschini "conti della serva").
 
E' ovvio che la nostra ammirazione per il direttore Feltri non possa essere scalfita da una momentanea caduta di stile che reputiamo tale forse perchè troppo appassionati e coinvolti su questa tematica. Ma vorremmo provare a rispondere a quella sua "parolaccia" del tutto inappropriata ponendo anche noi qualche interrogativo.
 
Questo infierire contro i giovani deridendoli e mortificandoli, nasconde forse la volontà di mantenere lo status quo? Eppure, anche da lei, direttore, abbiamo sentito dire che la classe politica va svecchiata.
 
Se non sarà data fiducia ai tanti che vogliono partecipare e non saranno coltivate le menti migliori, il cambiamento sarà impossibile.
 
Perchè mettere in evidenza quelle domande-trabocchetto che qualche giovane più ingenuo o meno preparato non ha saputo gestire, e ignorare invece qualsiasi riferimento di contenuto alle parole altamente qualificanti con cui Napolitano, Fini, Schifani e Frattini hanno commosso i presenti e i telespettatori?
 
E' proprio sicuro, direttore, che parlare sempre e solo di soldi, di quanto si spende facendo e di quanto si risparmierebbe non facendo, alla fine non meschinizzi le sue battaglie, abbassandole a mere questioni di bottega?
 
Lasci che ci pensi Oscar Giannino a fare i conti al Paese.
 
Caro direttore, mettiamo da parte le polemiche e cerchiamo con umiltà di trarre qualche "profitto" dalla sua analisi impietosa: è la nostra prima Conferenza, direttore, non ce la distrugga; possiamo correggere qualcosa e meritare la sua stima la prossima volta. Certo, servirà una selezione più rigorosa dei partecipanti, e forse maggiori interventi in teleconferenza per soddisfare la sua sete di risparmio. Ma ci lasci la possibilità di crescere e contribuire all'immagine buona del Paese: non siamo ancora in gamba come lei, ma il tempo, e i suoi consigli, potranno esserci d'aiuto.
 
Rispettosamente,
 

Ricky Filosa* - Italia chiama Italia
ricky@italiachiamaitalia.com
*Giovane italiano residente all'estero, nella Repubblica Dominicana, partecipante alla prima Conferenza dei Giovani Italiani nel Mondo

 


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