Angeletti all'Aquila: "L'Italia come una rana a fuoco lento, cuoce senza sentire il pericolo"

22 Dicembre 2011   13:39  

"Noi non ci rassegnamo a un lento declino. E' come la parabola della rana che se si mette nell'acqua bollente salta e scappa, se si mette a fuoco lento non percepisce il pericolo e si cuoce. Questo sta accadendo in Italia. Lentamente ci impoveriremo. Le buste paga diventeranno piu' leggere, i posti saranno sempre meno e meno pagati e meno stabili". Lo ha detto stamane all'Aquila, Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, a margine della cerimonia di inaugurazione della nuova sede del sindacato, presso il Nucleo industriale di Pile.

"Questo e' il nostro destino se non cambiamo il modo di pensare. La politica - ha proseguito Angeletti - ha fatto un passo indietro perche' prendere le decisioni divide. La gente va via dall'Aquila perche' non c'e' lavoro, non perche' c'e' stato il terremoto. Bisogna rendere il territorio appetibile. Devono venire gli imprenditori. Chi viene qui deve avere zero tasse. Non ci sono ricette migliori di questa. Occorrono altre regole per prendere una decisione. Quelle che abbiamo non funzionano - ha osservato il leader della Uil - non sono compatibili con i tempi dell'economia. Basta chiacchierare e fare dibattiti. Non abbiamo bisogno di equita' ma di crescita". 


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