Mega selfie con un’orda di fan durante la serata-concerto organizzata a Capistrello (L'Aquila). Anna Tatangelo, in splendida forma, incanta e ricorda la sua infanzia a Sora. Autoironica e accattivante, riesce a far cantare 6mila persone.
Le vere star le riconosci subito. Son quelle che negli occhi trattengono l’onda nostalgica di un’infanzia di sacrifici affrontati e, sulla bocca, il sorriso consistente della leggera inconsistenza dei sogni mai lasciati a metà. Anna Tatangelo, non ancora 30enne, ha scalato, durante la sua lunga carriera da ‘miss performer’, una serie di vette prestigiose. Vincitrice assoluta, a soli 15 anni, di ‘Sanremo Giovani’ e partecipante per ben 7 volte al Festival ‘padre’, nonché destinataria di un Premio Mia Martini ‘Giovani’, un Venice Music Award ed un Wind Music Award, Anna ha scaldato gli animi della notte con le note appassionate, fra le tante, di ‘Bastardo’, ‘Muchacha’ e ‘Libera’, uno dei suoi ultimi successi. La sera del 13 giugno, a Capistrello, in occasione della festa patronale di Sant’Antonio, Anna s’è dimostrata per quella che è: una giovane artista con il pallino della normalità ben saldo alle spalle. Con un bimbo di soli 5 anni al seguito, non ha lasciato nulla al caso. Paese in tilt per lei; zona nord completamente invasa dal pubblico dei migliori eventi. Sotto un cielo nero senza stelle ad orientare, l’unica scintilla accesa, a Capistrello, è stata quella della musica italiana.
Assolutamente entusiasta il presidente del Comitato Feste di quest’anno, Vittorio Palleschi, il quale ha affermato che «un pubblico così non si vedeva sin dall’epoca gloriosa del concerto dei Negrita, avvenuto il 16 agosto del 2009». Ironica, scattante, dolcemente accattivante e mai monotona, Anna ha tenuto banco sino allo scoppio dei fuochi d’artificio, - verso mezzanotte circa - come una vera Cenerentola emancipata. Durante lo show serale, inoltre, l’artista ha ribadito con costanza le sue spiccate origini sorane. «Appuntamento rituale per me, quand’ero solo una bambina, era il tipico mercato domenicale di Capistrello. Ogni domenica mattina, venivo qui con i miei genitori a vendere le caratteristiche ciambelle nostrane. Conosco bene questi luoghi e penso sia fondamentale non dimenticare mai da dove si è venuti per capire bene laddove s’è arrivati. I miei genitori mi hanno insegnato il valore del sacrificio: precetti che consegnerò in dono al mio bambino il prima possibile». La cittadina nativa di Anna, di fatti, nel Frusinate, si trova a soli 37 minuti di macchina.
Indimenticabile, per il pubblico marsicano, il mega selfie scattato dalla cantante stessa dalla cima del palco stesso (in foto): un abbraccio virtuale a tutti i suoi fan che, forse, non l’hanno potuta raggiungere per l’appuntamento capistrellano. Sulla scelta artistica di Anna Tatangelo, ha ribadito la sua convinzione il suo team manager Tony Orlandi, dell’agenzia di spettacolo ‘Eliteagency’, che ha parlato di un successo «davvero incontrastato. Anna è umile, una donna splendida, senza peli sulla lingua. In queste caratteristiche, si scorgono molte similitudini con i caratteri più vispi e determinati delle donne della nostra zona marsicana».
Ironica anche sul chiacchierato ma sempre più forte legame d’amore che la lega, oramai da molti anni, al cantante napoletano Gigi D’Alessio: «Sono curiosa di sapere - ha detto - cosa si inventeranno quest’estate i maliziosi: non sono in crisi e non sono in dolce attesa; una volta dissero che aspettavo due gemelli, un’altra che avevo intrecciato una storia d’amore col figlio di Gigi. L’unica cosa che so e che mai cambierà è che sono innamoratissima del mio uomo, tanto quanto il primo giorno».