Antenne a Roio, Fratelli d'Italia e AN chiedono chiarezza su localizzazione

11 Aprile 2016   09:54  

 "Chiarimenti sulla futura localizzazione delle antenne che oggi si trovano nella pineta di Roio": è quanto chiede in una nota il circolo territoriale "99" di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale all'amministrazione comunale dell'Aquila in riferimento agli impianti della frazione del capoluogo.

"Tali antenne, infatti - spiegano Michele Malafoglia e Chiara Mancinelli, di FdI-An - sono collocate in area sensibile dal punto di vista storico-architettonico, paesaggistico e ambientale, così come definita dal regolamento comunale per la localizzazione e gestione degli impianti di telefonia mobile adottato in attuazione della legge regionle 45 del 2004". 

"Inoltre - aggiunge la nota - gli impianti si trovano a poca distanza dalla popolosa frazione di Roio Poggio, che ospita sia il progetto C.a.s.e. sia i moduli abitativi provvisori, vicino la facoltà di Ingegneria e nel mezzo della pineta di Monteluco".

"Secondo il regolamento comunale, approvato da un anno e mezzo - sottolineano gli esponenti di FdI-An - le antenne dovrebbero essere rilocalizzate ma fino a oggi nulla è stato fatto, nonostante da controlli dell'Agenzia regionale di tutela ambientale in alcune occasioni siano state rilevate emissioni superiori al consentito".

"Poiché da notizie apprese dalla stampa si è ancora in fase di progettazione preliminare, chiediamo quale sia l'altro sito già individuato per il trasferimento - aggiungono i due - ricordando all'amministrazione comunale che la la legge regionale richiamata fa divieto agli strumenti urbanistici di prevedere la collocazione di insediamenti a prevalente destinazione residenziale o a servizi collettivi in una fascia di rispetto non inferiore a 1.000 metri dall’area individuata per la collocazione di impianti e reti di comunicazione e telecomunicazione e vieta la localizzazione degli impianti nei parchi urbani, in aree destinate ad attrezzature scolastiche nonché nelle zone parco e nelle riserve naturali”.

"Considerato che la frazione di Roio ormai da decenni ospita una quantità di antenne inaccettabile, con i relativi rischi di inquinamento elettromagnetico, rimaniamo sorpresi dal fatto che non si sia attivata la procedura per realizzare un impianto provvisorio delocalizzato, tanto più che la normativa prevede che il risanamento sia effettuato con oneri a carico dei titolari delle antenne".

"Un'inerzia inaccettabile - concludono Malafoglia e Mancinelli - tanto più che da tempo si parla di una riqualificazione della pineta, un tempo attivamente frequentata dalle famiglie aquilane e punto di riferimento per gli amanti della natura e attualmente abbandonata a se stessa e nel degrado".


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