Antiche cave di breccia in via De Bartholomaeis a L'Aquila

La testimonianza

28 Luglio 2009   18:30  

Salve, mi hanno segnalato la vostra inchiesta sulle cavità artificiali a L'Aquila sotto a via De Bartholomaeis e limitrofe. Mi fa molto piacere sapere questo perchè praticamente le ho scoperte (o meglio riscoperte) io e salvate dalla chiusura più o meno volontaria.

Vi spiego perchè.
Sono un volontario del Gruppo Cinofilo "Le Aquile" della Protezione Civile di Spoleto e siamo intervenuti fin dal primo giorno dell'emergenza al centro storico dell'Aquila, operando principalmente nell'individuazione e recupero delle vittime presso l'edificio di 5 piani crollato lungo via Campo di Fossa. Qui si era aperta una voragine che aveva inghiottito una macchina (probabilmente di un giocatore di rugby come dimostrava una borsa al suo interno) mentre un'altra era in bilico sul bordo. Il secondo giorno mi accorgo che c'era una seconda buca nella limitrofa via De Bartholomaeis, che però non chiudeva sul fondo come la precedente, ma sembrava avere una prosecuzione tramite una bassa galleria. Di professione faccio il geologo e lo speleologo per hobby e capisco che quel vuoto nella breccia detritica del versante esisteva già prima del terremoto.
Con precauzione mi calo nel buco ma, in mancanza di una torcia elettrica, intuisco solo la prosecuzione della galleria che sembrava allargarsi verso il basso. Il tempo allora di andare alla macchina (posteggiata abbastanza lontano)a prenderla ma quando torno mi accorgo che la prima voragine vicina al palazzo collassato è stata completamente riempita dalle sue macerie dalle ruspe e che un camion aveva cominciato a riempire anche la seconda. Lo fermo e l'autista mi dice che l'autorizzazione l'aveva data i Vigili del Fuoco, che per ragioni di sicurezza volevano chiudere la buca. Di corsa contatto il Comandante Generale dei Vigili del Fuoco Ing. Alivrandini che per fortuna era nei pressi, mi presento e gli spiego l'importanza della conoscenza scientifica di quelle gallerie, della possibilità che potessero esistere dei vuoti sotto ai palazzi che hanno amplificato l'onda sismica e di come fosse fondamentale esplorare, rilevare e studiare quel sistema sotterraneo. Il Comandante blocca così il riempimento della cavità e si impegna ad informare della cosa il Cooordinamento della Protezione Civile. Con l'aiuto di alcuni ragazzi del Corpo Nazionale Soccorso Speleologico che stavano operando nelle vicinanze siamo così entrati in quelle gallerie scoprendo l'esistenza di quelle antiche cave/miniere di breccia, la cui artificialità era testimoniata da evidenti segni di piccone sulle pareti e volte.
In allegato invio anche alcune pagine che ho scritto appena ritornato a casa su quei tragici primi giorni a l'Aquila, esperienza umana e professionale
che mi porterò sempre con me. (ndr. documento che potete leggere qui nella rubrica "detto da voi")

Cordiali saluti.
dott. Geol. Giorgetti Roberto

 

Continua l'inchiesta di Abruzzo24ore.tv

Le foto esclusive!

Piazzale Paoli, cosa c'è sotto?

Si costruiva anche sulle antiche cave!

Le grotte sotto via De Bartholomaeis, angolo Campo di Fossa

 


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