Anziano morto nel pescarese, la 33enne nigeriana ribadisce sua innocenza

09 Settembre 2014   13:30  

 "Ha confermato sostanzialmente la sua versione dei fatti, ribadendo quindi la sua innocenza".

Lo ha detto l'avvocato Alba Ronca al termine dell'interrogatorio della donna di 33 anni, nata in Nigeria, sottoposta da domenica scorsa a fermo di indiziato di delitto per la morte di un 74enne di Spoltore, Donato Pangiarella.

L'uomo sabato pomeriggio e' stato trovato morto, con una ferita alla tempia, nell'ascensore del palazzo dove vive la donna. Il fermo e' per il reato di omicidio preterintenzionale.

All'interrogatorio del gip del Tribunale di Pescara. Maria Michela Di Fine, che e' durato circa due ore, erano presenti anche il pm e il capitano Eugenio Stangarone, comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri di Pescara.

L'avvocato della 33enne, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha detto che la sua assistita "e' provata e sicuramente si e' trovata catapultata in una situazione non semplice".

Il gip si e' ritirato per decidere se convalidare o meno il fermo.


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