Apertura negozi il giorno di Pasqua, opposizione netta della CISL e Fisascat

13 Aprile 2017   09:54  

“Siamo contrari alle aperture selvagge degli esercizi commerciali”, - hanno dichiarato Maurizio Spina Segretario della CISL e Leonardo Piccinno, Segretario della Fisascat, unitamente al COMITATO ESECUTIVO della CISL ABRUZZO MOLISE a sostegno, con forza, dell’azione di denuncia intrapresa dal Segretario Generale della CISL Anna Maria FURLAN, sulla vertenza aperta dalla FISASCAT nell’ OUTLET  di Serravalle Scrivia.

La CISL e la Fisascat si sono sempre opposte alle aperture festive degli outlet e, in genere, degli esercizi commerciali, i cui orari sono stati liberalizzati dal Governo Monti. L’Abruzzo è la seconda regione italiana con la percentuale più alta per la concentrazione di centri commerciali: per ogni mille abruzzesi ci sono 205,45 metri quadrati di centri, a fronte dei 179,6 della Lombardia. Il Molise, invece, registra valori più contenuti: 95,05 mq di aree sono destinate alla grande distribuzione per ogni mille abitanti.

"Secondo le ultimi indagini i consumi sono in calo. Le famiglie abruzzesi e molisane non spendono più, e per questo non si giustificano le aperture durante le festività. Lavorare a Pasqua non significa altro che proseguire nella disumanizzazione del lavoro”,  - affermano Spina e Piccinno.

All’andamento negativo dei consumi bisogna aggiungere il fatturato dei negozi durante i giorni domenicali: non è aggiuntivo a quanto prodotto durante la settimana, ma è solo sostitutivo. La decisione delle aperture selvagge non porta beneficio al commercio e ai portafogli delle lavoratrici e dei lavoratori.

“Sono stati proclamati due giorni di sciopero a Serravalle Scrivia, vicino Alessandria, sull'apertura a Pasqua dell'outlet. Anche in Abruzzo e in Molise ci saranno varie iniziative per sensibilizzare le persone al problema e suggerire alle famiglie di trascorre più tempo insieme concedendosi un pò di riposo  e lunghe passeggiate nei parchi e non nei centri commerciali ”, - così polemizzano i due Segretari sulla liberalizzazione degli orari.

“Il Giorno di Pasqua non può diventare un giorno di consumismo. Per questo invitiamo i cittadini a non fare shopping a Pasqua. Le aperture andrebbero concordate con enti locali e sindacati. Quando si parla di flessibilità oraria, bisogna rivendicare una contrattazione di secondo livello sull’organizzazione del lavoro, capace di regolamentare un certo numero di prestazioni domenicali e festive su base volontaria e maggiorazioni economiche che riconoscano e premino l’impegno e la professionalità dei lavoratori, - hanno proposto i Segretari Generale della CISL e della Fisascat dell’Abruzzo e del Molise.


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