Aperture straordinarie di due siti archeologici nell'aquilano

05 Agosto 2016   20:00  

 Porte aperte nei fine settimana estivi per le aree archeologiche di Fossa e Castel di Ieri, entrambi Comuni della provincia dell'Aquila, affidate alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per L'Aquila e cratere.

Gli importantissimi resti archeologici visibili nella suggestiva area della Necropoli vestina alle porte di Fossa e nel monumentale Tempio italico nel territorio di Castel di Ieri, in localita' Madonna del Soccorso, potranno offrirsi alle visite di cittadini e turisti per l'intero periodo estivo con un programma regolare di aperture nei weekend.

E' il risultato concreto della collaborazione attivata tra la Soprintendenza e le Amministrazioni comunali, formalizzata con Accordi specifici sottoscritti anche dal Segretariato regionale MIBACT.

Le due aree archeologiche sono purtroppo chiuse per gran parte dell'anno, a causa della esigua dotazione di personale di vigilanza e custodia presente nell'organico della Soprintendenza, sufficiente a malapena a garantire l'apertura del Teatro e dell'Anfiteatro di Amiternum.

"Con gli accordi stipulati - afferma la Soprintendente Alessandra Vittorini - si e' avviato un interessante percorso di cooperazione che, raccogliendo la disponibilita' manifestata dai Comuni di Fossa e di Castel di Ieri, consente non solo l'apertura periodica ma anche il supporto alla manutenzione e alla gestione, nonche' l'attivazione di iniziative culturali nell'ambito di un programma condiviso di valorizzazione culturale del territorio.

E', questo, uno degli obiettivi prioritari del nostro lavoro, un contributo volto a sostenere il pieno recupero del territorio colpito dal sisma, a partire dai suoi riferimenti storici e di memoria, capaci di diventare spunti di nuove attenzioni diffuse, attrattori di sviluppo e crescita culturale.

Un percorso che deve ricercare ed attivare ogni possibile condivisione - di intenti e di obiettivi - al livello delle istituzioni locali."

Nell'area del Tempio italico di Castel di Ieri e' stata rinvenuta una straordinaria successione archeologica.

Nel VII-VI sec. a.C. il sito fu occupato da una necropoli di tombe a circolo, a circa quattro metri di profondita', cui e' seguita, nel III sec. a.C., l'edificazione di un tempio a tre celle, poi abbandonato e infine, nel II sec. a.C., a un livello superiore, il monumentale tempio dedicato a Giove. Quasi completamente conservati il podio in lastre di calcare, la scalinata e le tre celle, di cui la centrale conserva l'iscrizione a mosaico dei magistrati che si occuparono di un intervento di restauro.

La Necropoli vestina di Fossa comprende un complesso funerario composto da circa 500 tombe risalenti al periodo compreso tra il IX e il I secolo a.C., tra le quali spiccano i grandi tumuli (di diametro tra gli 8 ed i 15 metri) racchiusi da circoli di pietre e caratterizzati da enigmatici allineamenti di menhir.

Il Tempio italico, gia' reso fruibile lo scorso 24 luglio, si potra' visitare (la domenica) il 14 agosto, il 28 agosto, l'11 e il 25 settembre, mentre la Necropoli vestina (nel weekend) il 6, 7, 13, 14, 15, 20, 21, 27, 28 agosto, il 3,4, 10,11, 17, 18, 24 e 25 settembre. 

 Gli orari di apertura: per il Tempio italico 9.30-13.30; 16.30-19.30 (info Comune di Castel di Ieri 0864-79168).

Per la Necropoli vestina 10-13; 16.30-19.30 (info Comune di Fossa 0862-751120). (AGI) Ett


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