Appalti L'Aquila: Verdini e Fusi verso il rinvio a giudizio

Cricche e ricostruzione

17 Dicembre 2010   21:40  

La Procura distrettuale antimafia dell'Aquila ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini al coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini (presente politicamente all'Aquila dalla presentazione della candidatura di Gianni Chiodi) e al presidente dimissionario della Btp, Riccardo Fusi, nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti per la ricostruzione dell'Aquila e del G8. Entrambi sono indagati per tentato abuso d'ufficio. L'avviso di conclusione delle indagini preliminari è l'atto che in genere prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.

Esce di scena il costruttore aquilano Ettore Barattelli, presidente del Consorzio ''Federico II'', per la cui posizione la Procura distrettuale - secondo quanto si è appreso - chiederà al gip l'archiviazione.

L'inchiesta - con l'ipotesi di reato di abuso d'ufficio - era stata avviata dalle intercettazioni telefoniche acquisite nell'ambito delle indagini della Procura di Firenze sugli appalti per i Grandi eventi e per il G8 della Maddalena. Dalle telefonate sarebbe emerso che Verdini avrebbe tentato, utilizzando le amicizie politiche, di inserire negli appalti aquilani e del G8, poi svoltosi all'Aquila, il Consorzio Federico II del quale fa parte anche la Btp di Fusi.

A pesare sulla richiesta del pm sarebbe stato il vecchio rapporto di affari e amicizia tra Fusi e Verdini ai tempi in cui quest'ultimo era presidente del Credito Cooperativo fiorentino.

Secondo quanto appreso dal difensore del coordinatore Pdl, avvocato Marco Rocchi, la procura dell'Aquila nell'avviso di conclusione delle indagini ha riqualificato il reato da abuso d'ufficio a tentato abuso d'ufficio. "Quando l'onorevole Verdini nei mesi scorsi ricevette l'invito a comparire dalla procura dell'Aquila era accusato di abuso d'ufficio consumato - ha spiegato il legale - Ma ora vedo, dall'avviso di conclusione delle indagini, che il capo d'imputazione si riferisce all'ipotesi di un presunto tentato abuso d'ufficio con riguardo ad asseriti interessamenti dell'onorevole Verdini a presunto vantaggio di Riccardo Fusi".

L'avvocato Rocchi ha anche affermato che ora "è scomparso il doppio richiamo all'offerta economicamente più favorevole, comunque formulata dal consorzio che si è aggiudicato il lavoro, e si fa esclusivo riferimento ai rapporti tra l'onorevole Verdini e Riccardo Fusi, enfatizzando il rapporto di amicizia come movente per rapporti d'affari assolutamente inesistenti".

fonte La Repubblica


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