Appalti, droga e fondi Pnrr, 4 arresti a Pescara

12 Giugno 2023   10:13  

Quattro arresti in carcere nell'ambito di un'indagine della Gdf e della Procura di Pescara che unisce droga, tangenti, corruzione all'interno di una vicenda di appalti truccati.

Le misure cautelari, disposte dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pescara Fabrizio Cingolani, sono per Fabrizio Trisi, dirigente del Settore "Lavori Pubblici" del Comune di Pescara, per l'imprenditore edile Vincenzo De Leonibus e per due pusher, tutti destinatari di contestazioni di reati tra i quali corruzione, turbata libertà degli incanti, peculato, detenzione e cessione di stupefacenti.

L'inchiesta riguarda procedure di affidamento che hanno per oggetto, principalmente, opere pubbliche e appalti di lavori, nonché cantieri per la manutenzione delle strade di Pescara finanziati dai fondi Pnrr per 5 milioni di euro. Tra gli altri provvedimenti del Gip anche un avviso di garanzia per il presidente del Consiglio regionale d'Abruzzo Lorenzo Sospiri per finanziamento illecito politico elettorale: Sospiri è stato candidato alle elezioni del 2022 per il rinnovo del Parlamento Italiano.

In una nota della Guardia di Finanza si legge che "tra i comportamenti del Dirigente a favore dell'imprenditore edile vi è anche l'interessamento alla gara di appalto, finanziata con fondi Pnrr e indetta dal Comune, avente a oggetto l'affidamento dei lavori per la realizzazione del collegamento dell'Asse Attrezzato di Pescara e l'adeguamento dello svincolo della S.S. 714, gara nella quale è risultata prima classificata l'A.t.i.
costituita dalla suddetta società e da un'altra che venivano successivamente escluse dalla gara per ragioni esclusivamente formali attinenti la documentazione amministrativa presentata".

Tra le ipotesi di reato anche l'ipotizzato turbamento, da parte di Trisi, in una selezione pubblica finalizzata ad assunzioni a tempo indeterminato e/o determinato di impiegati e indetta dalla società 'Pescara Energia' S.r.l., nonché l'episodio di finanziamento illecito politico elettorale, erogato dal legale rappresentante della suddetta società su richiesta del Dirigente, a Sospiri, fatto per il quale sono indagati tutti e tre i protagonisti.

 

Comunicato Presidente del Consiglio regionale Sospiri su nuovi atti inchiesta

“Apprendo solo ora, con la consegna formale dell’avviso di garanzia a mio carico, i fatti che mi vengono addebitati dalla Procura della Repubblica. Nello specifico mi vengono contestati solo i dettagli organizzativi di una manifestazione elettorale svoltasi in occasione della mia candidatura al Parlamento italiano lo scorso settembre. Manifestazione alla quale mi sono trattenuto pochi minuti, in cui, va detto, non ero l’unico candidato invitato o presente in uno spazio privato, non a uso esclusivo, e soprattutto non l’ho organizzata io. Spero di poter chiarire presto i dettagli della circostanza confermando, come ieri, la mia totale disponibilità’. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri in riferimento agli atti notificati.

‘Il fatto contestato - ha detto il Presidente Sospiri - riguarda una manifestazione pubblica, organizzata in uno spazio privato non a uso esclusivo, con i cittadini con i quali abbiamo svolto delle riflessioni politiche in vista della campagna elettorale in corso. Una manifestazione che ha visto la presenza di altri candidati. Per quanto potessi sapere, la manifestazione non prevedeva un costo e nessuno infatti mi ha chiesto un pagamento al quale, altrimenti, avrei senza dubbio provveduto personalmente. Durante l’evento non ho chiesto contributi elettorali, non ho chiesto che si organizzasse la stessa manifestazione elettorale alla quale sono stato invitato, al pari degli altri, e soprattutto non ho chiesto che qualcuno pagasse per me. Dalle carte non emerge alcun addebito a mio carico sulle accuse generali riferite a presunte corruttele o consumo di sostanze stupefacenti. Resto a disposizione degli inquirenti per poter chiarire i contorni della vicenda”.


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