Appalti-lumaca, la ricetta di Regione e Ance

30 Giugno 2008   13:58  

Appalti lumaca: è ora di passare ai fatti. Ance, ovvero l’associazione dei costruttori , la Regione, e l 'associazione dei comuni hanno oggi fatto il punto sulle misure che consentiranno di spendere in opere pubbliche gli 800 milioni di euro già disponibili. L’arma vincente, oltre al Ce.re.mo.co, un parlamentino che riunirà periodicamente tutti i portatori di interesse, sarà l’attivazione di una task force che supporterà tecnicamente gli enti appaltanti per velocizzare le procedure.
Un aiuto prezioso soprattutto per i piccoli comuni che non hanno in organico personale tecnico sufficiente. Resta come ultima ratio il commissariamento degli enti che non riescono proprio a spendere i fondi a disposizione.
In autunno, ha poi annunciato l’assessore Mimmo Srour, sarà pronta una legge regionale che semplificherà i gineprai in cui spesso gli appalti restano avviluppati.
L’Ance approva e chiede che siano fissate procedure chiare e tempi perentori, che vengano escluse le proroghe, che siano individuate responsabilità specifiche e che si arrivi anche alla revoca dei finanziamenti.
Altri problemi da risolvere sono poi la molteplicità dei pareri tecnici richiesti, un calvario che l’Ance non ritiene utile e necessario, l’ altissimo tasso di contenzioso con le imprese - a partecipare ad un bando di gara oramai ci si va con l’avvocato, commenta il presidente Ance Gennaro Strever. E poi ci si mettono pure i tempi biblici che spesso occorrono un esproprio di terreno, Spendere prima, ma spendere anche meglio, conclude l’assessore Srour, che denuncia: abbiamo affidato agli Ato 300 milioni di euro per migliorare la rete idrica, eppure gli acquedotti sono ancora un colabrodo.

FT


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