Appello delle cantine sociali: spendere presto e bene i fondi

Il settore soffre, l'allarme di Fedagri

14 Luglio 2010   12:17  

Una crisi pesante che si evidenzia con la scarsa redditività delle uve e dei terreni, la contrazione delle superfici coltivabili, la mancanza di ricambio generazionale all’interno delle imprese, l’aumento dei costi di produzione, la difficoltà a collocare i prodotti sul mercato e, infine, i cronici ritardi nella programmazione e nell’attuazione dei bandi di sostegno al settore. Questo il difficile panorama disegnato dalle cantine sociali aderenti a Fedagri-Confcooperative che lanciano un appello al mondo delle istituzioni per attivare misure di ripresa di un settore quasi ai limiti del collasso. La necessità di discutere del futuro della cooperazione vitivinicola abruzzese arriva in occasione del primo consiglio regionale di Fedagri-Confcooperative che sarà ospitato venerdì 16 luglio, dalle 16 in poi, nella Cantina Sangro di Fossacesia, all’interno dei locali recentemente ristrutturati dalla cooperativa e nel cuore del distretto vitivinicolo teatino.

 

E’ da qui che Confcooperative Abruzzo rilancerà un appello a sostegno del settore vitivinicolo, in contemporanea con le riunioni degli altri comparti del mondo agricolo rappresentati da Fedagri Confcooperative e con il sostegno di tutti i settori produttivi di Confcooperative Abruzzo. All’incontro, durante il quale saranno eletti il vice presidente e il consiglio di presidenza, parteciperanno il presidente di Fedagri Abruzzo, Sebastiano Porello - recentemente riconfermato alla guida del Consorzio Citra Vini - il presidente di Confcooperative Abruzzo, Giampiero Ledda, il direttore Giuseppe D’Alessandro insieme ai membri del consiglio regionale e ai rappresentanti dei diversi comparti di Fedagri.

 

Fedagri-Confcooperative è espressione in Abruzzo di 10mila soci che operano attraverso 100 imprese cooperative con 300 milioni di euro di fatturato: di oltre 80 milioni di euro è invece la cifra che proviene dal comparto vitivinicolo, con 1.500 soci e 1.200 addetti.

 

L’attuale panorama, e negli ultimi mesi la generalizzata situazione congiunturale, hanno portato il settore vitivinicolo abruzzese a subire un pesante calo dei fatturati, aggravato dalla lentezza e dal ritardo dei bandi regionali di sostegno, dall’invecchiamento della popolazione rurale e dagli attuali costi di produzione che non garantiscono redditività alle aziende vitivinicole. I prossimi anni saranno in questo senso decisivi per definire ed avviare i programmi di sviluppo delle aziende agricole abruzzesi, programmi che dovrebbero incidere sulle opportunità di rilancio del settore, in fase di ristrutturazione vista l’attuale crisi economica. 

 

Il settore soffre poi di un mancato processo di innovazione che si riflette nella difficoltà di competere sul mercato di fronte ai nuovi player e di collocare adeguatamente il prodotto sul mercato. Queste problematiche, insieme a quelle relative all’accesso al credito bancario, sono comuni a tutti i settori della cooperazione agricola rappresentata da Fedagri-Confcooperative Abruzzo. A questo proposito all’interno del consiglio regionale del settore interverrà anche Antonello Ciambriello di Fedagri-Confcooperative nazionale che presenterà il progetto “Qui da noi”, il marchio ideato dall’associazione per promuovere la rete di punti vendita diretti e di spacci delle cooperative agricole esistenti su tutto il territorio; un canale che coinvolge, ad oggi, oltre 2.500 punti vendita e 1.950 cooperative aderenti.

 

 “E’ il momento di lanciare un forte segnale alle istituzioni, in particolar modo a quelle regionali, per tentare di invertire la tendenza negativa che oggi mette in grande difficoltà le nostre cantine sociali” spiega il presidente di Confcooperative Abruzzo, Giampiero Ledda, “in un momento delicato per il futuro del settore auspichiamo che la Regione guardi con attenzione a tutta la cooperazione agricola abruzzese: è opportuno che vengano attuate le misure necessarie e che i fondi siano spesi bene e subito. Non a caso venerdì ci riuniremo proprio in una delle tante cantine sociali abruzzesi: dal nostro canto, anche attraverso la fiducia più completa che rivestiamo in Sebastiano Porello come presidente di Fedagri-Confcooperatuve, faremo il possibile per rappresentare al meglio i problemi del settore e sostenerne gli sforzi di ripresa”.

 

“C’è bisogno di un progetto per rivitalizzare il settore” aggiunge Sebastiano Porello, presidente di Fedagri Confcooperative Abruzzo “non possiamo continuare a far finta che vada tutto bene, la Regione deve rendersi conto che il sistema cooperativistico vitivinicolo va ripensato, c’è bisogno di politiche di crescita manageriale e di nuovi sistemi per affrontare il mercato o si rischia di scomparire”.


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