Appello per Pluto e gli altri cani dell'Aquila

04 Aprile 2011   10:22  

Tutti li conoscono: sono una grande famiglia per loro stessi e per gli aquilani. Pluto, Ju cane (o Dino, il capobranco che per questo viene detto "L'Assessore" o addirittura "Il Sindaco"), Chicco (che qualcuno chiama Pluto o anche Amico, tanto
lui capisce lo stesso), la Bianca (che poverina a forza di stare per strada, tanto bianca non è più); e poi Morgana, grossa e un po'  matrona, col suo pelo di volpe argentata; e ancora Key e Prosperino, bianca lei nocciola lui, inseparabili dai
tempi gloriosi della loro felice residenza a S. Maria Paganica, ormai sfollati anche loro da lì.

Sono i cani dell'Aquila, simboli, icone e mascotte della città. Elementi identitari della sua vita tra la il senso di decadenza e quello di tenerezza. Sono cani di quartiere o meglio "cittadini" a tutti gli effetti, riconosciuti in base a una
normativa approvata in consiglio comunale.

Anche dopo che la città si è svuotata, loro non l'hanno mai abbandonata. Ma da un po' di tempo i cambiamenti sopravvenuti col terremoto hanno modificato anche la loro vita di cani di strada. Il loro gruppo, ormai concentrato quasi esclusivamente nella zona della Fontana Luminosa, sta creando problemi ai nuovi inquilini tornati a vivere nelle case della zona, disturbati dall'abbaiare notturno dei cani. I quali forse a loro volta sono disturbati dalle incursioni di altri quatto zampe, dalle macchine, o forse, nella logica del branco, sentono di dover difendere il territorio.

Animalisti e cittadini sono pertanto chiamati a collaborare a una soluzione che possa conciliare il benessere umano e quello degli animali, nonché il decoro urbano.

Si è pensato, in accordo col Comune,  di cercare di spostare la piccola famiglia canina all'interno del parco del Castello, dove, col permesso della Sovrintendenza, saranno posizionati in modo decoroso e ben mimetizzato dei ripari notturni  e dove
sarà allestito un punto di alimentazione. Cibo e cucce invoglieranno i cani a stazionare in una zona dove minore sarà il fastidio arrecato anche dall'eventuale abbaiare notturno. Allo stesso tempo si garantirà meglio la loro sicurezza, così
come la tranquillità di pedoni e  automobilisti.

Tutti coloro che si occupano di questi cani portando loro il cibo sono pertanto invitati a non depositarlo più nei pressi del monumento della Fontana Luminosa, ma all'interno del parco dove presto sarà segnalato il punto più idoneo con appositi avvisi.  Il decoro del luogo e il rispetto delle persone saranno la migliore tutela anche del benessere degli animali.

Anna Lucia Bonanni


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