Appello per l'Aquila: "Su bollette progetto CASE, l’amministrazione cosa intende fare?

11 Giugno 2014   18:28  

Dopo la vicenda delle bollette del progetto C.A.S.E. (delibera di Giunta Comunale n.32 del 24/01/2013), con relative promesse e interessamenti, in particolare dell’assessore De Santis, in realtà non è stato fatto nulla.

Ricordiamo che nei progetti C.A.S.E. alcune associazioni, tra cui Appello per L’Aquila, hanno evidenziato alcune differenze tra piastra e piastra nell’importo delle bollette, imputabili non agli occupanti, ma alla diversa tipologia di costruzione. Si è evidenziato, infatti, che alcune palazzine hanno consumato, rispetto ad altre, il doppio se non il triplo di gas per riscaldamento o anche di acqua. In più i piani terra, non coibentati a dovere, hanno ricevuto bollette ben più alte degli appartamenti dei piani intermedi.
Alcuni esempi: per il gas di riscaldamento, le C.A.S.E. dell’impresa Wolfhouse da noi esaminate (due a Pagliare di Sassa e una a Coppito 3) risultano aver consumato, in media, 29.000 Euro totali, quelle della ditta Pellegrini (due a Coppito 3 ed una a Cese), invece, una cifra più che doppia: quasi 72000 Euro in media. Le palazzine della Wood Beton hanno consumato in media 30000 Euro, quasi come la tipologia Iter, altre hanno consumi decisamente superiori.

Se l’amministrazione non ha fatto nulla, i cittadini aquilani hanno cominciato a porsi il problema: chi abita nel progetto C.A.S.E. e ha tempi lunghi di rientro, ha chiesto di essere trasferito in piastre meno “sprecone”, chi è obbligato a trasferirsi (sospensione CAS, affitto concordato ecc.) pretende giustamente di scegliere non solo la localizzazione, ma anche la tipologia dell’appartamento.

L’amministrazione cosa intende fare?

 


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