Apprendistato, cosa prevede la legge Regione Abruzzo

Lavoro

03 Dicembre 2009   14:40  

La Regione Abruzzo disciplina l'apprendistato colmando un vuoto legislativo che perdura da sette anni. La legge approvata dal Consiglio regionale, su proposta dell'assessore al Lavoro, Paolo Gattti, e che consta di trentasei articoli, tralaltro, consente ai giovani con meno di 30 anni di eta', per una durata di sei anni, di ottenere un lavoro a contenuto formativo e all'azienda un risparmio di almeno due classi contrattuali, con il vantaggio di garantire all'apprendista una formazione professionale. L'azienda che ha formato il giovane puo' decidere di trasformare il contratto di apprendistato in un rapporto di lavoro, a tempo pieno o parziale o a tempo indeterminato. I livelli di apprendistato sono tre: apprendistato per l'espletamento del diritto-dovere d'istruzione e formazione, apprendistato professionalizzante, apprendistato per l'acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione. Nel primo caso l'attivita' e' riservata ai giovani ed agli adolescenti che abbiano compiuto i quindici anni di eta' e che non siano in possesso di una qualifica professionale; nel secondo caso e' volta a garantire lo sviluppo di competenze di base trasversali e tecnico professionali; nel terzo caso il contratto di apprendistato si attua attraverso la sperimentazione da realizzare nell'ambito di intese con Universita', istituzioni scolastiche autonome e altri organismi di alta formazione.

Le aziende abruzzesi che fanno ricorso all'apprendistato risultano essere il cinque per cento. "In un momento di forte difficolta' sociale, economica ed occupazionale - ha commentato l'assessore al Lavoro, Paolo Gatti, illustrando i contenuti della legge quadro - noi rispondiamo offrendo soluzioni che tutelano proprio i giovani, giacche' risultano essere i piu' penalizzati. Con la legge approvata, non soltanto garantiamo la possibilita' di nuova occupazione ma anche consentiamo alle aziende di formare personale adatto allo scopo, ad un costo del lavoro piu' basso. Inoltre - ha chiarito - la Regione sostiene con incentivi tutti quei datori di lavoro che decidano di trasformare il contratto in una occupazione vera e propria". Una corsia preferenziale, nella strategia della Giunta regionale, l'avra' anche l'apprendistato per l'alta formazione "una occasione - ha aggiunto Gatti - che certamente limitera' la fuga dei cervelli perche' anche i giovani talenti, con competente elevate, possono trovare nelle aziende abruzzesi una possibilita' di inserimento; e le aziende, dal canto loro, compiere un salto qualitativo umano e professionale". Tutte le attivita' disciplinate con la legge sull'apprendistato saranno finanziate parte con il fondo sociale e parte con le risorse proprie di bilancio "perche' - ha osservato l'Assessore - c'e' la volonta' di spingere su questi modelli organizzativi per assicurare un futuro ai giovani ed una crescita delle competenze". Gatti ha anche sottolineato l'accoglimento bipartizan del testo di legge, che ha avuto "un iter limpido sia in commissione tripartita e sia nelle competenti commissioni consiliare, e sia in Consiglio regionale dove sono stati accolti anche gli emendamenti dei consiglieri di opposizione Carlo Costantini e Maurizio Acerbo. Sono stati rigettati solo quegli emendamenti palesemente incostituzionali. Cio' conferma - ha concluso l'Assessore - che abbiano proposto un buon testo di legge, e la conseguente maturita' con il quale e' stato accolto dimostra che quando si fa qualcosa di utile per l'Abruzzo ogni polemica diventa poco credibile".


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