Apprensione per il circo abruzzese Bellucci bloccato in Tunisia

17 Gennaio 2011   14:15  

Hanno ancora un paio di giorni di autonomia ma la situazione ormai è disperata. Le cento persone e i cinqunata animali del Circo Bellucci, bloccato nell'inferno tunisino. Lo staff del circo pugliese, che ha rapporti anche con la nostra regione e con il Safari Park di Rocca San Giovanni, da tre mesi era impegnato in una lunga tourneè in Tunisia. 

Attualmente si trova a Sfax, a 300 chilometri da Tunisi, dove le proteste della popolazione sono sfociate in una sorta di guerra civile. C'è il coprifuoco, l'intera compagnia è sotto assedio e sta cercando di resistere alla devastazione. Ci sono anche dei bambini piccoli, gli animali sono spaventati; sta finendo il cibo, tutti i negozi sono chiusi, incendiati, saccheggiati! Davvero i Bellucci non sanno più che fare. Hanno pagato la Polizia per fare acquistare del latte in polvere ma nelle ultime ore la situazione è ulteriormente peggiorata. E pensare che la tourneeè era iniziata nel migliore dei modi. Nella capitale, a vedere il circo, si era recato anche il Presidente Ben Alì, poi fuggito in esilio. Suo figlio di 8 anni aveva assistito per ben cinque volte allo spettacolo; più volte erano stati ospiti della TV tunisina.

 Poi la situazione è preciptata, passando dalla rivolta del pane ai gravi fatti delle ultime ore, con morti, feriti e devastazioni. Solo un intervento del ministro Frattini potrebbe sbloccare la situazione facilitando l'imbarco della carovana circense su uan nave. Soluzione non facile da attuare; l'incolumità delle persone è sempre più a rischio perchè nella zona regna una totale anarchia e la Polizia fatica a riportare la calma.  


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