Il Consiglio Regionale, riunito questa mattina a L’Aquila, ha approvato all’unanimità la risoluzione presentata dal Consigliere Regionale Liberato Aceto concernente: iniziative della Regione Abruzzo a tutela dei consumatori e delle fasce deboli della popolazione.
Nel documento di Aceto si legge che “la crescita complessiva dell’inflazione e la perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni portano le famiglie italiane ad avere già dalla “terza settimana del mese” evidenti difficoltà finanziarie per provvedere all’acquisto dei beni di prima necessità”. Per questo, considerato che “la Regione Marche per cercare di arginare il fenomeno dell’aumento ingiustificato dei prezzi ha firmato un accordo con le associazioni di categoria della piccola, media e grande distribuzione, nonché con le associazione dei consumatori, allo scopo sperimentare per un periodo di sei mesi il blocco dei prezzi su beni di largo consumo” e che “per effetto di tale iniziativa i prodotti interessati all’accordo verranno contrassegnati con un lucchetto, che ne sancirà il blocco del prezzo nei relativi punti vendita per il periodo intercorrente dal 1° marzo al 31 agosto c.a.”, si è ritenuto opportuno che anche la Regione Abruzzo si muovesse in tal senso.
Infatti, a seguito della risoluzione approvata il Presidente della Regione e il componente la Giunta preposto alle Attività produttive sono impegnati “a promuovere la costituzione di un tavolo tecnico con le associazioni di categoria della piccola, media e grande distribuzione e con le associazioni dei consumatori della nostra Regione, allo scopo di realizzare un accordo fra le parti che consenta di bloccare il prezzo di un paniere di beni di largo consumo per un congruo periodo di tempo, tutelando in tal modo la situazione economica delle famiglie abruzzesi”.
“Per un problema fortemente sentito dalla popolazione abruzzese, come quello del caro prezzi,” – ha dichiarato Aceto a margine della seduta – “la nostra Regione non poteva esimersi dall’intraprendere delle valide iniziative in tal senso. Anche perché altre Regioni stanno sperimentando con successo degli accordi tra associazione dei commercianti e dei consumatori. Nella Regione Marche, infatti, a quanto mi risulta, sono numerose le associazioni della piccola, media e grande distribuzione che hanno aderito a tali accordi.”