Approvato in Consiglio provinciale un provvedimento per contrastare

10 Settembre 2007   17:10  
Un´assemblea straordianaria del Consiglio provinciale, presieduta da Filippo Pasquali, ha approvato stamane la mozione presentata da Aurelio Gianmoretti, capogruppo de “La Margherita-per il Partito democratico e per l’Unione”, teso a fronteggiare il problema della crisi idrica nella provincia. Il provvedimento, passato a maggioranza, prevede di costituire un organo tecnico collegiale composto da esperti designati dai soggetti pubblici competenti in materia di servizio idrico integrato, rendere pubblici i dati entro massimo tre giorni dalla rilevazione, impostare un Piano di interventi del sistema idrico che preveda il sistema di distribuzione di acque potabili e non potabili da sottoporre all’approvazione e al contributo finanziario del governo nazionale, della Regione e degli enti locali, proporre ai competenti organi nazionali e regionali l’emanazione di norme tendenti a regolare unitariamente ed equilibratamente a livello regionale il costo del “ristoro ambientale” a favore dei Comuni nei cui territori siano collocate le fonti di approvvigionamento delle acque, inserire i rappresentanti delle Province abruzzesi negli organi amministrativi degli Ato, in attesa di una definitiva riforma, che potrebbe eliminare tali enti attribuendone le funzioni di programmazione e controllo alle Province stesse e garantendo alle assemblee dei sindaci la rappresentanza degli interessi locali, con attribuzione alle stesse del potere di esprimere pareri obbligatori ed eventualmente, in limitati casi, vincolanti. All´articolata discussione sul tema sono intervenuti anche anche Giorgio D’Ambrosio, presidente dell’Ato, Bruno Catena, presidente dell’Aca, Gaetano Basti, direttore dell’Arta, Augusto De Sanctis del Wwf Abruzzo, e Roberto Rongione, responsabile del servizio di Tutela ambientale della Asl. VT

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