Arrestati due siciliani per la rapina in banca a Pescara

16 Febbraio 2012   10:19  

Per la rapina dell'8 novembre scorso nella filiale pescarese della Banca Popolare di Puglia e Basilicata di via Marconi, a Pescara, fruttata 105mila euro, la squadra mobile del capoluogo adriatico ha arrestato due palermitani, uno dei quali avrebbe messo a segno il colpo dopo essere evaso dagli arresti domiciliari.

I due sono Fabio Machi', 27 anni, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, e Giovanni Amodeo, 30 anni, arrestati con l'accusa di rapina aggravata in esecuzione di due misure cautelari in carcere emesse dal gip Luca De Ninis su richiesta del pm Valentina D'Agostino.

I due, in base alla ricostruzione della mobile (diretta da Piefrancesco Muriana), hanno atteso l'arrivo del direttore e, dopo averlo avvicinato fingendo di dover chiedere informazioni, lo hanno costretto a entrare nell'istituto di credito minacciandolo con una pistola.

Una volta all'interno della banca, i rapinatori - che hanno agito a volto scoperto - hanno atteso l'arrivo di un altro impiegato e del vice direttore ed e' stato lui a consegnare loro la chiave della cassaforte. Dopo aver atteso per circa mezz'ora che scattasse il meccanismo a tempo per aprirla, hanno preso il denaro al suo interno, circa 105 mila euro in contanti, e prima di lasciare la banca hanno scartato la mazzetta-civetta e abbandonato alcuni sacchi di monete, troppo pesanti. Poi, stringendo la mano del direttore, per non insospettire i clienti che erano in attesa dell'apertura al pubblico, si sono allontanati.

Le ricerche della mobile si sono subito indirizzate in Sicilia, considerato l'accento dei due, e l'indentificazione e' avvenuta grazie alla diffusione delle immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza, anche attraverso i mezzi di informazione. I due sono stati gia' riconosciuti responsabili, in passato, di altre rapine su tutto il territorio nazionale, in particolare negli uffici postali per cui vengono definiti "professionisti" dalla polizia. Amodeo e' in carcere dal mese di dicembre all'Ucciardone di Palermo per essere evaso dagli arresti domiciliari. La rapina a Pescara e' stata effettuata proprio durante la sua latitanza. 


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