Detenzione e spaccio di sostanze
stupefacenti, rapina ed estorsione. Queste le accuse che hanno
portato ieri in carcere Ettore Bitritto, 43 anni di Vasto.
L'uomo, che si trovava in regime di detenzione domiciliare, e'
stato arrestato nel pomeriggio di ieri dagli agenti della
squadra mobile di Chieti, in collaborazione con i colleghi del
commissariato di Vasto in esecuzione di un'ordinanza di
custodia cautelare richiesta dal pm della procura di Vasto,
Irene Scordamaglia, e firmata dal gip Caterina Salusti. Il
provvedimento e' la conclusione di un percorso investigativo
avviato nel marzo scorso intervallato, il 25 luglio, con
l'arresto dello stesso Bitritto per possesso di circa mezzo
chilo di cocaina. Le indagini, ha spiegato questa mattina in
una conferenza stampa il dirigente della squadra mobile di
Chieti, Paolo Monnanni, svolte con la collaborazione della
questura di Rovigo, hanno evidenziato il ruolo di vertice che
Bitritto aveva assunto su Vasto per quanto riguarda
l'approvvigionamento di droga, in particolare cocaina sempre
purissima. Droga proveniente dal sud dell'Italia, in
particolare dalla Calabria e dalla Puglia, per poi essere
spacciata sulla piazza di Rovigo. In questo caso, dunque, ha
sottolineato Monnanni, A Vasto vi era un vero e proprio centro
di approvvigionamento della cocaina che poi veniva spedita,
tramite corrieri, a Rovigo. Si calcola che le cessioni fossero
nell'ordine dei trecenti grammi per settimana. Al vertice
dell'organizzazione c'era Bitritto, affermatosi come figura
carismatica, al quale ci si rivolgeva per risolvere le
controversie qualora non venissero onorati i pagamenti per le
forniture. Bitritto, hanno accertato le indagini, interveniva
con minacce ed estorsioni, in qualche caso rivolte anche con le
armi (di qui l'accusa anche di rapina). Nel corso della
perquisizione effettuata in occasione del suo arresto, sono
stati sequestrati circa 10 grammi di hashish, tre telefoni
cellulari e assegni per un valore di circa 4000 euro ora al
vaglio degli inquirenti. Secondo quanto emerso dalle indagini,
Bitritto si era imposto come personaggio emergente e come
terminale dello spaccio vastese. Nell'ottobre del 2007 fu
vittima di un tentato omicido quando furono esplosi colpi di
arma da fuoco all'indirizzo del suo negozio di acquari. L'uomo
subi' successivamente anche un altro attentato ai danni di un
suo pub a Vasto marina.