Arrestato nel chietino per aver bruciato l'auto alla figlia e alla sorella del boss Cozzolino

14 Gennaio 2012   12:44  

Con l'accusa di incendio doloso i carabinieri della compagnia di Vasto (Chieti), hanno arrestato stamani Lino Croce, 43 anni, di Gissi (Chieti). L'ordine di custodia cautelare, richiesto dal pubblico ministero Giancarlo Ciani e firmato dal Gip del Tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, e' stato notificato all'uomo in carcere a Lanciano (Chieti), dove Croce e' rinchiuso da martedi' scorso nell'ambito dell'operazione antidroga dei carabinieri di Vasto, denominata "Tramonto".

Secondo le indagini, Croce avrebbe appiccato il fuoco a due auto di famiglia di Lorenzo Cozzolino, un pregiudicato campano anch'egli residente a Gissi, in carcere a Vasto nell'ambito della stessa operazione "Tramonto".

La sera dell'11 dicembre scorso, in localita' Rosario a Gissi, furono distrutte dalle fiamme una Fiat 500 e una Citroen C2 di proprieta' della figlia e della sorella di Cozzolino, ex cognato di Croce. L'incendio mise a repentaglio l'incolumita' delle quattro famiglie dello stabile, tra cui tre bambini. Secondo le indagini il grave episodio sarebbe scaturito in seguito a contrasti tra Croce e la famiglia Cozzolino, nell'ambito della gestione del traffico di droga. I particolari della vicenda sono stati resi noti stamane a Vasto nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il capitano dei carabinieri di Vasto, Giuseppe Loschiavo, il suo vice, il sottotenente Loredana Lenoci e il comandante della stazione di Gissi dell'Arma, il maresciallo Luigi Lacerenza.


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