Arresti domiciliari per il Sindaco di Farindola (Pe)

Operazione ''Vestina''

22 Aprile 2010   13:17  

Corruzione, concussione, peculato, falsità ideologica, estorsione e millantato credito.

Sono queste le accuse a carico del sindaco di Farindola (Pescara) Antonello De Vico, coordinatore provinciale Udc,  due consiglieri comunali di Penne (Pescara) e due professionisti, accuse che hanno fatto scattare gli arresti domiciliari eseguiti dal comando provinciale dei carabinieri di Pescara.

Oltre al sindaco di Farindola De Vico, sono stati posti ai domiciliari l'ex assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Rocco Petrucci - già arrestato nel 2003 per concussione - gli ex assessori del Comune di Penne (Pescara), Alberto Giancaterino e Femio Di Norscia, attualmente consiglieri comunali, e l'imprenditore Daniele Mazzetti. Nell'inchiesta, coordinata dal pm Gennaro Varone, sono indagate in totale 32 persone, tra loro il sindaco di Penne, Donato di Marcoberardino, funzionari, politici ed imprenditori.

Il teorema accusatorio si basa su alcuni assunti e cioe' che lo studio di progettazione di Petrucci si accaparrava la clientela e poi, attraverso la complicita' degli amministratori pubblici, riusciva ad ottenere una corsia preferenziale in cambio di parcelle ingessate e voti elettorali. Si era creata, poi, una gestione personalizzata degli interventi assistenziali e dell'intero settore dell'Urbanistica del comune di Penne e si assisteva a favoritismi nell' aggiudicazione degli appalti per la gestione dei rifiuti nell'area vestina.

Nel dettaglio, Petrucci e Giancaterino avrebbero consentito ad imprenditori locali di ottenere permessi per l'ampliamento di un centro commerciale a Penne e di un fabbricato situato in zona agricola normale e per la realizzazione di palazzine in contrada Ossicelli attraverso una serie di agevolazioni non previste dalle normativa vigente, ricorrendo a artifizi progettuali e contraffazione dei permessi di costruire. In cambio avrebbero ottenuto il pagamento di parcelle gonfiate, per la retribuzione di entrambi (nonostante Giancaterino fosse sia assessore - vice sindaco sia tecnico di uno degli imprenditori interessati), e la proprieta' di villette a schiera. Sempre Petrucci e Giancaterino, insieme all'allora assessore Di Norscia, avrebbero consentito di concretizzare una permuta di terreni tra il Comune e una coppia di parenti dell'assessore, a tutto vantaggio del privato.

Nell'inchiesta e' coinvolta anche la Comunita' montana vestina (oggetto di perquisizione oggi). De Vico, insieme a Di Norscia e al sindaco di Penne, avrebbe ricevuto promesse di assunzioni e utilita' economiche da Mazzetti, visto che la cooperativa Agora' di cui e' amministratore e' affidataria di numerosi servizi comunali. Presso questa cooperativa sono state avviate persone protette dagli arrestati che, in cambio, aggiudicavano appalti alla coop per i servizi sociali della comunita' montana e al comune di Penne. Assicurando finanziamenti al Penne calcio, poi, Mazzetti usufruiva dell'assegnazione della gestione della struttura ospedaliera in contrada Carmine. De Vico, poi, avrebbe minacciato la segretaria della comunita' montana vestina che non intendeva prorogare il contratto di uno degli indagati e si sarebbe fatto promettere da un imprenditore l'acquisto di quote in una costituenda banca e dei fondi in vista della sua candidatura a sindaco di Farindola.

Sempre De Vico avrebbe chiesto a degli imprenditori finanziamenti per la propria attivita' politica e assunzioni promettendo il condizionamento delle gare in materia di gestione dei rifiuti, a beneficio della Ecologica srl. Per questa vicenda De Vico avrebbe chiesto l'intervento di un parlamentare.

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore