Arresti domiciliari per sei agenti polstrada

L'accusa: mazzette dai camionisti

30 Luglio 2009   15:49  

Sei agenti in servizio alla polizia stradale di Pescara nord sono finiti agli arresti domiciliari con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla concussione. Un altro poliziotto e' solo indagato. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip del tribunale di Pescara Luca De Ninis su richiesta del pm Giuseppe Bellelli. Le indagini, che sono state eseguite dalla squadra mobile di Pescara, sono partite a seguito di un esposto di un camionista francese. In particolare e' emerso che i poliziotti fermavano i camionisti stranieri, contestavano delle violazioni che a volte erano reali altre volte no, e poi contrattavano il pagamento di una tangente il cui importo variava da 20 a 100 euro. In un giorno incassavano, con questo metodo, 200 o 300 euro. I fatti sono riferiti al mese di maggio 2009, monitorato dalla squadra mobile. Gli investigatori hanno messo delle microspie su due autovetture della polizia stradale, controllando cosi' i poliziotti in questione. Oltre alle intercettazioni ambientali ci sono anche le dichiarazioni di diversi camionisti che sono stati raggiunti da una pattuglia della squadra mobile dopo che erano stati fermati dalla stradale e hanno confermato i fatti. Un dirigente della polizia stradale ha riscontrato delle anomalie di servizio facendo notare ai poliziotti che non avevano fatto nessuna multa. Stando alle indagini i poliziotti indagati nel mese di maggio si sono dedicati solo a questa attivita' illegale. I poliziotti arrestati sono un assistente, un vice sovrintendente e quattro assistenti capo. Gli agenti sono di Francavilla al Mare, Moscufo, Pineto, Citta' Sant'Angelo, Pescara, Chieti e Collecorvino. Inizialmente gli indagati erano solo due.

 


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