Arta, la sede dell'Aquila resta su un sito inquinato. Amicone: "Pronti allo sgombero"

Frullo (Uil): "E' un paradosso"

21 Settembre 2011   13:22  

La sede del Dipartimento dell'Arta dell'Aquila è su un sito inquinato. L'agenzia regionale dopo il terremoto si è ricollocata nello stabilimento dell'ex Agriformula andando ad occupare una porzione del vasto sito che fu sede dell'azienda che produceva insetticidi e pesticidi.

Svariate analisi ambientali, susseguitesi nel corso degli anni, a partire dal momento della dismissione dell'Agriformula, hanno confermato l'inquinamento dell'intera area di circa 15mila metri quadri, nella quale sono stati ritrovati rifiuti e fusti interrati ed una certa concentrazione di arsenico.

D'altra parte non è una novità. Fiumi di inchiostro hanno raccontato la vicenda, e l'inadempienza dell'ex Agriformula cui spetta la bonifica dell'area. La notizia, è che una Agenzia pubblica regionale che si occupa proprio di tutelare l'Ambiente, con funzioni di controllo, si sia insediata su un sito altamente inquinato.

"È un paradosso sostanziale - dice Fabio Frullo della Uil Funzione pubblica ad Abruzzo24ore.tv - che l'Arta ha il proprio presidio su sito inquinato. La funzione principale è tutelare l'ambiente, lo fa anche attraverso analisi; analisi che fa su un sito inquinato, mettendo a rischio il loro esito, visto che potrebbero essere influenzate dalla stessa atmosfera inquinata"

Gli ultimi rilievi, alcuni dei quali tuttora in corso, creano apprensione da parte dei dipendenti dell'Arta, una sessantina in tutto, impiegati nei laboratori analisi e negli uffici.

Conferma l'imbarazzante situazione il direttore generale dell'Agenzia Mario Amicone. “Domani – dice – ci sarà un incontro tra i tecnici della società privata impegnata nelle analisi ambientali, i tecnici dell'Arta e quelli della Asl”.

Non è escluso, ora, neanche il trasferimento del Dipartimento in altra sede. Forse anche fuori provincia.

Amicone, comunque, ci va coi piedi di piombo: “Non posso chiudere l'ufficio se non ho i dati che me lo giustificano. In ogni caso – aggiunge – se ci fossero dipendenti preoccupati per la propria salute, consentiremo loro il trasferimento negli uffici degli altri Dipartimenti provinciali”.

La bonifica ambientale, spiega infine il direttore, spetta alla proprietà dell'immobile, mentre la tutela della sicurezza individuale dei dipendenti spetta all'Agenzia. E, per ora, “non ci sono valori preoccupanti per la salute dei lavoratori”.

di Marco Signori
supporto tecnico Marialaura Carducci


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore