Asl Teramo: con la rivoluzione Varrassi reparti retrocedono

Carenza di primari e il Manager cambia tutto

15 Febbraio 2011   08:20  

Una vera rivoluzione è in atto nella sanità teramana, pensata e in via di realizzazione da parte del direttore generale della Asl, Giustino Varrassi. Il piano redatto dal manager prevede una riorganizzazione “temporanea” partendo dalla considerazione che fosse impossibile ricoprire alcuni posti da primario vacanti. Per questo, per le unità operative prive di direzione la scelta è stata trasformarle, provvisoriamente in “strutture semplici a valenza dipartimentale”.

Questa rivoluzione, tiene a spiegare Varrassi, non significa “declassamento.”

Secondo il piano, la cui definitiva stesura è dell'8 febbraio scorso, diventano unità semplici reparti basilari per l'organizzazione ospedaliera come le Medicine (ad Atri e Giulianova), la Chirugia (a Giulianova), l'Ortopedia (a Teramo), la Pediatria (a Sant'Omero) e l'Ostetricia e Ginecologia (ad Atri e Sant'Omero).

Un riassetto generale che ha subito trovato, però, i suoi avversari. Sono i consiglieri regionali del Pd Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca a chiedere la sospensione dell'atto aziendale, perché sarebbe “carente ed inopportuno, seppur provvisorio. Da una lettura sommaria dell'atto aziendale si coglie il forte ridimensionamento di tutti e quattro gli ospedali senza una linea strategica precisa”.

Una procedura, quella per predisporre l'atto, seguita, secondo i consiglieri regionali Pd, senza predisporre alcun confronto con il personale sanitario, gli utenti e i sindaci, senza attuare alcun “confronto con il consiglio dei sanitari, il collegio di direzione” e senza “nessuna informativa sindacale.”

Tutta questa rivoluzione, fanno notare Ruffini e Di Luca è priva di indicazioni regionali “mancano le linee guida della Regione per quanto riguarda l'assetto organizzativo dei dipartimenti e dei primariati. Non si conosce in base a quali criteri oggettivi si determinano le strutture complesse e quelle semplici. Si notano anzi molte contraddizioni: si rileva che alcune unità operative complesse che hanno un primario vengano declassate a semplici, mentre alcune unità operative semplici prive di un primario si provvede ad elevarle ad unità complesse. Chissà per quale ragioni organizzative?”

Inoltre Ruffini e Di Luca sostengono che di fatto alcuni reparti senza primario, restano unità complesse. Come, ad esempio, la Chirurgia di Sant'Omero, la Lungodegenza di Atri, l'Endocrinologia di Atri, il distretto sanitario di base di Teramo, la Pediatria di Teramo e l'Anestesia e Rianimazione di Teramo. In questi ultimi due casi il primario è proveniente rispettivamente da Sant'Omero e Giulianova, che vengono invece "retrocesse". A ciò si aggiunge che diventano unità complesse la Fisica sanitaria e la Formazione e Qualità.

La critica di Ruffini e Di Luca investe anche altre scelte del Manager circa l'implementazione della collaborazione con l'Università di medicina dell'Aquila. "Ciò vuol dire che reparti ospedalieri verranno coadiuvati dal supporto scientifico di questo ente?”

Il Pd non è contrario a priori a questa scelta, dicono Ruffini e Di Luca ma “crediamo sia necessaria una maggiore riflessione e condivisione da parte degli stessi operatori sanitari con i quali i docenti universitari si troveranno a collaborare.”

La posizione dei due consiglieri regionali Pd nasce, come spiegano, dopo aver raccolto una l'insofferenza dei sanitari e delle istituzioni locali, “come denunciate dal sindaco di Giulianova”.

Con la rivoluzione targata 'Varrassi' inoltre scompaiono cinque dipartimenti. Anatomia patologica, Medicina trasfusionale, Farmacia e Neuroscienze che vengono accorpati nel dipartimento dei servizi, mentre quello di Oncologia viene accorpato a quello di Medicina.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore