Asl Teramo, la Piccola Opera Charitas contesta dimezzamento rette

Decreto ingiuntivo di 3 milioni dopo blitz dei Nas

03 Novembre 2014   12:18  

Sempre più ai ferri corti il rapporto tra la Asl di Teramo e l'istituto Piccola Opera Charitas di Giulianova, nel contesto di una situazione lungi dall'essere chiarita ed ancora passibile di evoluzione in qualsiasi direzione.

Le incomprensioni iniziarono nell'aprile 2013, allorché un'operazione congiunta di Nas e Asl presso l'istituto giuliese evidenziò che questo non era del tutto a norma, sia dal punto di vista strutturale che da quello riguardante i profili professionali dei circa 100 dipendenti.

In conseguenza di tali controlli, uniti alla tipologia di pazienti (ritenuti non particolarmente bisgnosi di riabilitazione, quanto piuttosto di assistenza) l'azienda sanitaria decise di cambiare la tipologia di contratto, nello specifico procedendo ad un quasi dimezzamento del pagamento delle prestazioni per paziente (da 150 ad 80 euro).

La Piccola Opera Charitas ha deciso di passare proprio in questi giorni al contrattacco, contestando la decisione provvedendo a notificare alla Asl un decreto ingiuntivo di più di 3 milioni di euro, chiedendo la differenza fra la vecchia e più cospicua tariffa e la nuova ed ottenendo la sospensiva, in attesa del giudizio di merito.

Inoltre, a quel che risulta, la Asl nel luglio scorso avrebbe svolto una nuova verifica per accertare se l'istituto giuliese avesse provveduto a tutte le prescrizioni per arrivare allo standard di residenza di riabilitazione, ma sarebbero state riscontrate ancora notevoli discrasie, in particolare per quanto riguarda i titoli professionali del personale sanitario, mentre a quanto pare risultano in corso le opere strutturali di adeguamento ai parametri richiesti dalla convenzione.


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