Assistenza popolazione, l'assessore Pelini: "Dalla Sge atteggiamenti vessatori"

24 Giugno 2011   15:20  

"Basta con gli atteggiamenti vessatori e con le disposizioni che trattano gli aquilani come pacchi postali. Le persone non sono numeri da inserire in statistiche e atti amministrativi". Questo il commento dell'assessore comunale all'Assistenza alla popolazione Fabio Pelini a seguito di circostanze denunciate dai cittadini e alla luce delle quali Pelini torna sulla necessita' di trasferire al Comune dell'Aquila le competenze in materia di assistenza alla popolazione.

"La Struttura di gestione dell'emergenza - ha proseguito Pelini - continua a dare interpretazioni eccessivamente e immotivatamente restrittive in presenza di una normativa gia' di per se' confusa. Ultimo in ordine di tempo e' il caso di un uomo con abitazione inagibile, separatosi dalla compagna e pertanto distaccatosi dal nucleo familiare, cui e' stato comunicato in maniera sbrigativa e perentoria che, entro 48 ore, deve lasciare l'albergo che lo ospita.

Ricordo - ha proseguito Pelini - che l'ultima direttiva, del 3 giugno scorso, prevede, all'articolo 5, su nostra indicazione, che i benefici assistenziali connessi all'emergenza siano riconosciuti anche alle coppie di fatto o a quelle che si fossero separate dopo il censimento dell'agosto 2009. Rispetto a tutto questo, e in presenza di una palese violazione di quanto contenuto nella direttiva, con conseguente negazione di un diritto, a questa persona e' stato detto di rivolgersi al Comune, secondo una ormai consolidata prassi di "scaricabarile", affinche' l'ente gli trovi una soluzione alloggiativa.

Un'ingiustizia e un paradosso che, come ripeto, si aggiungono a una lunga serie di circostanze analoghe, che vedono gli aquilani letteralmente vessati da disposizioni discutibili e spesso infondate, frutto di interpretazioni miopi o palesemente errate, che vengono comunicate con toni poco concilianti e arbitrariamente perentori. Questa situazione, in cui rientra anche il caso degli sfollati della caserma Campomizzi trattati come pacchi postali e destinati ad altra struttura , - ha concluso l'assessore - ha ormai raggiunto il limite della sostenibilita' da parte dell'amministrazione e dei cittadini, l'una e gli altri letteralmente esasperati.

L'assistenza alla popolazione, in termini di gestione e di indirizzi, deve passare al Comune dell'Aquila. Nella delicatezza di questa fase, e in attesa di un passaggio di consegne quanto mai urgente, occorre intanto porre fine ad atteggiamenti di scarsa sensibilita' e riguardo per la dignita' dei cittadini aquilani, che meritano attenzione e rispetto".


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