Associazione Contribuenti: "In Abruzzo affitto in nero per 7 studenti su 10, ma è regione virtuosa"

02 Settembre 2013   12:10  

"Nonostante le altissime percentuali di studenti fuori sede, in Italia solo il 29% degli universitari vanta un contratto regolare di affitto dell'immobile".

Secondo l'indagine condotta dal Centro Studi e Ricerche Sociologiche "Antonella Di Benedetto" di KRLS Network of Business Ethics redatto per conto di "Contribuenti.it Magazine" dell'Associazione Contribuenti Italiani, presentata oggi a Napoli all'inaugurazione del più grande Sportello del Contribuente in Europa, ben il 71% degli studenti universitari italiani, nel 2013, ha un contratto a nero o irregolare, + 3% rispetto al 2012.

"L'indagine è stata condotta attraverso l'elaborazione di una serie di dati ministeriali, degli uffici tributi, delle banche centrali, degli istituti di statistica e delle Polizie tributarie. Le locazioni a nero degli immobili a studenti italiani è risultata circa il quintuplo di quelle della Francia e della Germania. Nella speciale classifica dei fitti a nero, l'Italia è seguita dalla Grecia con il 64%, Romania con il 63%, Slovacchia con il 59%, Bulgaria con il 52% e Cipro con il 43%.

In Italia, in testa nel 2013, tra le regioni, dove sono aumentati numericamente i contratti di fitto a nero, risulta la Lombardia, con +6,1%. Secondo e terzo posto spettano rispettivamente al Lazio con + 5,2% e la Veneto con + 5,1%. A seguire il Piemonte con +4,3%, la Liguria con +4,2%, l'Emilia Romagna con 3,5%, la Toscana con 3,0%, il Trentino con +2,5%, le Marche con +2,5%, la Puglia con +1,8%, la Sicilia con +1,8%, la Calabria con +1,5%, l'Umbria con +1,3% la Campania con +1,2 %, l'Abruzzo con + 0,8 e il Molise con +0,3%.

"Alla luce dei dati raccolti- spiega Donato Fioriti, presidente per l'Abruzzo dell'associazione nazionale dei consumatori "Contribuenti Italiani- possiamo però dire che il nostro Abruzzo è in controtendenza ed appare al penultimo posto di questa speciale classifica "nera"delle abitazioni affittate irregolarmente agli studenti fuori sede. Merito ,dunque, dei proprietari di casa che, seppur lentamente, stanno acquistando una "forma mentis" e sicuramente dell'opera di attenzionamento sviluppata sul territorio dall'agenzia delle entrate. A livello territoriale l'evasione è diffusa soprattutto nel Nord Ovest (28,4% del totale nazionale), seguito dal Centro (27,1%) dal Nord Est (26,2%) e Sud (18,3%).

"Per i grandi e piccoli proprietari di case che affittano solo a nero le case agli studenti universitari -conclude Fioriti- evadendo imposte dirette e indirette e, quindi, per debellare tale malcostume, basterebbe consentire alle famiglie di poter detrarre il canone di locazione dalla dichiarazione dei redditi".

E' una proposta che porteremo all'attenzione di tutti gli organismi istituzionali idonei.


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