Ater-Villa Gesso. Un altro disabile prigioniero dell'ascensore

02 Maggio 2014   09:53  

In questo articolo cercherò di mascherare, calmare, mitigare, la mia rabbia.
Respiro....perchè io posso respirare liberamente.
Perchè io posso fare tre piani di scale senza dover subire un attacco polmonare.
Perchè io non sono disabile e non abito in un edificio Ater.
Perchè io non sono Liliana che a Colleatterrato non vede soluzione al suo incubo ascensore.
Vero Gianni Chiodi?
Vero Marco Pierangeli?
Una promessa...presto torneremo a protestare sotto l'Ater, io, Tonino, Domenico e tanta altra gente.
 

Benvenuti a Villa Gesso.
Un quartiere dimenticato dagli Amministratori, dai politici e dalla promesse.
La storia è sempre la stessa.
Alcuni condomini non pagano la manutenzione degli ascensori e la società creditrice taglia il servizio.
Piccoli dubbi da rivolgere all'Asl, al Prefetto, alla Procura e ai Vigili del Fuoco.
Attenzione.
Può una società privata tagliare un servizio senza una sentenza di un giudice o l'ordinanza del Sindaco e la determina di un dirigente comunale?
Può tagliare l'ascensore e lasciarlo in tensione elettrica come si vede dal quadro acceso?
Può fare prigioniero un inquilino, il signor Lino, che vive, anzi, sopravvive accanto ad un respiratore portatile?

Non ci sono i soldi?
Perchè l'Ater fa pubblicità sui giornali a pagamento?
Quanto avrebbe speso?
Che cosa dovrebbe pubblicizzare?
Esiste una determina e la relativa copertura di bilancio?
La Guardia di Finanza cosa ne pensa?

Intanto il nostro amico non può uscire di casa....
Questa è la migliore delle pubblicità...complimenti.
Siete famosi...

(Via I due Punti - Giancarlo Falconi)


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