#Attacco a #Londra, Il terzo #killer è un italo marocchino. Fermato nel 2016 a Bologna

Una dozzina di bombe Molotov nel furgone usato dai killer

06 Giugno 2017   12:54  

Youssef Zaghba, identificato come il terzo terrorista dell'attacco di Londra, fu fermato a marzo 2016 all'aeroporto di Bologna, città da cui stava per prendere un volo diretto a Istanbul.

Il ventenne era italo-marocchino e aveva con sé solo un piccolo zaino, il passaporto e un biglietto di sola andata: circostanze sospette, che insieme alla rotta aerea per la Turchia, ne fecero disporre il fermo per accertamenti.

Fu contattata la madre, che risiederebbe tutt'ora nella provincia del capoluogo emiliano.

Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha chiesto al governo britannico di annullare la prevista visita del presidente americano Donald Trump nel Regno Unito.

"Non penso che dovremmo srotolare il tappeto rosso per il presidente degli Usa nelle circostanze in cui le sue politiche vanno contro tutto ciò per cui noi ci battiamo", ha detto Khan nel corso di un'intervista a Channel 4 News trasmessa ieri sera.

La presa di posizione segue le critiche rivolte dal presidente Usa al sindaco londinese, accusato da Trump di sottovalutare il rischio terrorismo.

Nuova perquisizione  in un quartiere vicino alle abitazioni di due dei jihadisti che hanno realizzato il sanguinoso attacco di sabato sera a Londra.

La polizia e' entrata in azione a Ilford, circa tre chilometri a nord di Barking, nell'est di Londra dove vivevano almeno due dei terroristi del London Bridge.

Almeno una dozzina di bombe Molotov sono state trovate nel furgone usato dai tre jihadisti.

Secondo il giornalista dell'emittente Martin Brunt, la polizia ha trovato nel veicolo "quelle che sembravano essere bottiglie piene di un liquido incolore con stracci" al posto dei tappi: "Chiaramente sembravano essere cocktail Molotov".

L'attacco di sabato sera non era solo contro Londra ma contro il mondo libero, ha detto la premier Theresa May sottolineando le diverse nazionalità delle persone coinvolte.

Il primo ministro ha ribadito che il livello di allerta anti-terrorismo resta "grave" e confermato il rafforzamento delle misure di sicurezza sui ponti di Londra con barriere a protezione dei pedoni.

Da ieri sono stati diffusi i nomi di due dei tre terroristi dell'attacco: Khuram Butt e Rachid Redouane, entrambi di Barking.

Il primo, 27 anni, era considerato il capo della cellula che ha sferrato l'attacco ed è l'uomo che compare nel documentario di Channel 4 sull'integralismo islamico nel Regno Unito mentre srotola una bandiera dell'Isis a Regent's Park.

Il filmato è andato in onda l'anno scorso, l'uomo viene ripreso con due predicatori islamici noti alle forze dell'ordine mentre discute con gli agenti di polizia che erano intervenuti.

Sono state rilasciate tutte e 10 le persone fermate in questi giorni nelle indagini sui possibili fiancheggiatori. 

 

In apertura IL DOCUMENTARIO DI CANNEL 4


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