Attacco alla Capitale. Il giovane Imam Inneggiava all'Isis e ad Al Qaeda

09 Marzo 2016   15:38  

E' stato il procuratore di Campobasso, Armando D'Alterio a firmare l'ordine di arresto per un giovanissimo Imam somalo di 21 anni.

«Abbiamo un riscontro tecnico preciso circa la possibilità che stesse organizzando un attentato a Roma» ha dichiarato il procuratore alla stampa.

Gli inquirenti hanno accertato che oggi il ragazzo sarebbe fuggito dalla struttura che lo accoglieva, probabilmente per andare a Roma.

L'aspirante terrorista inneggiava all'Isis e ad Al Qaeda e cercava proseliti nel centro di accoglienza dove era ospitato. Progettava un attentato clamoroso a Roma.

L'Imam era così radicale che in molti avrebbero abbandonato la preghiera per non frequentarlo.

Poco più di due mesi di indagini serrate, supportate anche da intercettazioni ambientali, hanno consentito agli agenti della Digos di Campobasso di capire la reale portata di quelle parole e delle sue intenzioni.

Il giovane Imam fermato oggi in Molise, esaltava anche gli attentati terroristici di Parigi e il martirio, invitando gli altri ospiti del centro di accoglienza ad unirsi alla Jihad e a seguirlo prima a Roma e poi in Siria. Nella sua stanza gli agenti hanno registrato con una telecamera nascosta l'uomo mentre visionava diversi video nei quali erano presentate immagini di attentati, sequestrando anche materiale ritenuto utile alle indagini.

Il giovane aveva le idee chiare per il primo obiettivo, la stazione Termini, voleva fare una vera e propria strage.

«Cominciamo dalla stessa Italia, andiamo a Roma e cominciamo dalla stazione». «La guerra ancora continua - ripete - Charlie Ebdo era solo il precedente di quello che sta succedendo adesso». E poi, «c'è una strada più semplice, quella di attrezzarsi e farsi saltare in aria, che è la via più semplice».


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