Attentato incendiario alla sede del Comitato ‘No Rifiuti’ di Spoltore

10 Ottobre 2013   18:19  

''Hanno tentato di aprire il portone esterno di legno scardinando la serratura con un cacciavite; poi, quando hanno compreso di non riuscire a entrare, hanno appiccato il fuoco all’esterno del portone stesso, utilizzando una tanica di nafta.

Il calore ha annerito il portone, provocando danni ingenti, e ha determinato l’esplosione dei vetri della struttura.

E’ l’attentato incendiario verificatosi la notte scorsa ai danni della sede del Comitato ‘No Rifiuti’ a Spoltore, in via Valle Carbone, un episodio che evidentemente mirava a creare danni a una struttura in cui sono conservati tutti gli atti e i documenti prodotti dal Comitato negli ultimi anni di intensa attività a tutela del territorio, ma soprattutto ha puntato a creare un clima di forte intimidazione tra coloro che operano all’interno del Comitato stesso.

Il fatto, di una gravità inaudita per un territorio piccolo quanto Spoltore, è già stato denunciato alla locale Stazione dei Carabinieri che ha eseguito i rilievi del caso, rintracciando tutti gli indizi utili a individuare gli autori del gesto criminoso, che peraltro hanno lasciato dietro di sé parecchie tracce, a partire dalla stessa tanica di nafta utilizzata per appiccare il rogo che ci hanno volutamente lasciato mezza piena ai piedi del portone, forse quale ulteriore minaccia o avvertimento.

Ovviamente il Comitato non si lascerà intimidire e continueremo nell’azione intrapresa di tutela dell’ambiente e della salute della popolazione”.

Lo ha dichiarato Luciano Troiano, del Comitato ‘No Rifiuti’ di Spoltore ufficializzando l’episodio registrato la notte scorsa in via Valle Carbone, ai danni della sede del Comitato stesso.

“Il fatto è di una gravità spaventosa ed estremamente preoccupante – ha spiegato Luciano Troiano -. In piena notte, quando l’intero borgo era immerso nel sonno, e senza provocare rumori, ignoti hanno evidentemente tentato di introdursi nella sede del Comitato e con il chiaro intento di appiccare il fuoco a tutto ciò che si trovava dentro, ovvero documenti, atti, delibere, lettere, note, frutto di studi e ricerche nel settore dei rifiuti condotti negli ultimi anni di attività.

Fra l’altro la struttura è, in parte, anche sede legale dell’Associazione Fontevecchia, e, in una parte dei locali, si trova l’allestimento permanente del Museo di Arti e Mestieri contadini, anche in questo caso con rilevanti documenti storici e attrezzi antichi, visitati dalle scolaresche.

Secondo i primi rilievi è possibile escludere il tentativo di furto, proprio perché si tratta di una refurtiva che non potrebbe essere piazzata sul mercato essendo troppo facilmente identificabile e rintracciabile. E del resto chi vuole rubare, di certo, non si porta dietro una tanica di nafta, che indica, invece, il chiaro intento di appiccare un incendio.

Per tentare di aprire il pesante portone in legno hanno usato un cacciavite, come indicano i graffi scavati accanto alla serratura, ma evidentemente l’eccessivo rumore avrebbe rischiato di risvegliare i residenti del posto e ha fatto desistere gli ignoti che allora hanno cosparso di nafta l’esterno del portone e hanno appiccato il fuoco, probabilmente usando un accendino visto che non abbiamo rintracciato pezzi di fiammiferi a terra.

Il fuoco ha prodotto danni ingenti, annerendo completamente il portone e provocando l’esplosione dei vetri: probabilmente è stata la pioggia notturna a provocare lo spegnimento del fuoco e ha evitato che delle scintille potessero ricadere all’interno dei locali provocando, comunque, un rogo.

Nel pomeriggio i Carabinieri hanno effettuato i propri rilievi raccogliendo indizi utili a identificare gli autori del gesto, che difficilmente sono dei semplici vandali. Chi ha agito nel cuore della notte lo ha fatto per compiere un gesto eclatante teso, evidentemente, a danneggiare qualche documento custodito all’interno e a intimidire i componenti del Comitato lanciando un avvertimento, tentativo, evidentemente, mal riuscito.

La cosa ancora più importante è che gli ignoti hanno evidentemente raggiunto la sede del Comitato a piedi, perché il rumore di una macchina sconosciuta sul selciato avrebbe destato l’attenzione dei residenti e avrebbe risvegliato i cani di proprietà presenti sul posto, e soprattutto stamane avremmo ritrovato tracce di pneumatici, proprio a causa della pioggia e della fanghiglia presente.

A questo punto – ha proseguito Troiano – attenderemo l’esito delle indagini dei Carabinieri, e nel frattempo adotteremo subito ogni misura utile a contrastare il ripetersi di simili episodi, confermando l’impegno del Comitato ‘No Rifiuti’ nella tutela del territorio da qualunque illegittimità e abusivismo”.

 


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