Atti di bullismo nel cento del capoluogo adriatico, denunciati 3 minorenni

05 Ottobre 2017   18:18  

Nella notte tra sabato e domenica scorsa, i carabinieri della Compagnia di Pescara sono dovuti intervenire in viale Regina Margherita a seguito di atti di bullismo posti in essere da tre giovani.

I fatti: verso le 22.30, 4 ragazzi (tre minorenni ed un maggiorenne) stavano passeggiando lungo il viale dopo una serata trascorsa assieme. Giunti all’altezza del parco “Florida” venivano raggiunti e attorniati da un gruppo formato da 8 giovani, tutti minorenni, alcuni dei quali in stato di ebrezza. Hanno iniziato ad infastidirli, dapprima deridendoli e sbeffeggiandoli. Indi, dal gruppo si staccavano 3 giovani che, spalleggiati dagli altri, iniziavano a chiedere con insistenza e subdola minaccia del denaro ai 4 ragazzi, arrivando ad infilare direttamente le mani nelle tasche dei malcapitati, che rimanevano frastornati ed impauriti da tale prepotente azione.

Uno di questi, che aveva cercato di ribellarsi, veniva colpito da due pugni in volto. L’arrivo casuale di un’auto - con a bordo alcuni adulti - interrompeva la bravata che stava, invece, assumendo i contorni di un’azione violenta e prevaricatrice. Pertanto, gli aggressori si davano alla fuga disperdendosi tra le vie cittadine.

I ragazzi vittime di quanto detto, avvertivano i Carabinieri dell’accaduto, descrivendo le fattezze dei loro aggressori. Erano in atto i consueti servizi svolti in concomitanza con la movida pescarese e, quindi, vi era un nutrito numero di pattuglie. Intervenute diverse del Nucleo Radiomobile, iniziavano le ricerche tramite una fitta perlustrazione del centro cittadino e delle vie contigue ai fatti.
Dopo circa mezzora veniva individuato e colto uno degli autori che vagava in una via adiacente al centro, non lontano dal luogo ove erano avvenute le descritte gesta. Si trattava di un ragazzo di sedici anni, incensurato, il quale veniva accompagnato in caserma.

Qui venivano altresì invitate le giovani vittime al fine di avviare più compiutamente le indagini e tracciare un organico quadro di situazione su quanto accaduto. Gradualmente affluivano anche i genitori dei malcapitati e quelli del ragazzo prelevato dai carabinieri. A seguito dei primi accertamenti, costui, si ribadisce minorenne, veniva riconosciuto come uno degli autori delle prevaricazioni attuate e, dopo alcuni approfondimenti, su di lui si catalizzavano seri e plurimi indizi di colpevolezza in ordine alle circostanze oggetto di investigazione. Pertanto, veniva denunciato alla Procura della Repubblica per i Minorenni di L’Aquila per tentata rapina e lesioni personali. In effetti, veniva altresì riconosciuto come l’autore del pugno sferrato ad uno dei ragazzi che nel frattempo, recatosi al pronto soccorso, era stato giudicato guaribile in 10 giorni.

Nei giorni successivi sono proseguite le indagini per fare piena luce sull’episodio e si è giunti nelle ultime ore ad individuare anche gli altri due presunti autori del gesto.

Anche in tal caso, si tratta di due minorenni che seguiranno la medesima sorte del loro compagno e verranno denunciati alla Procura aquilana per gli stessi reati commessi in concorso.
Vi è da dire che il triste episodio è avvenuto in un’area centrale della città, scarsamente illuminata e priva di telecamere di videosorveglianza e ciò ha reso più difficoltose le indagini che, comunque, al di là di qualche ulteriore e meno rilevante accertamento, si trovano nella loro fase conclusiva.

Gli altri 5 ragazzi che con la loro presenza e la loro indifferenza hanno “accompagnato” il cattivo comportamento dei loro coetanei, non sono, al momento, raggiunti da indizi o elementi di responsabilità penale.
Per l’ennesima volta si ritiene di dover stigmatizzare l’uso eccessivo e riprovevole di bevande alcooliche somministrate a giovani minorenni i quali, perdendo freni inibitori, si lasciano andare a smargiassate che poi, come in questa circostanza, trascendono in fatti costituenti reato che, probabilmente, vanno al di là della volontà e piena consapevolezza degli stessi autori di simili gesti.

Anche per questo motivo, l’Arma procederà a controlli severi e stringenti nei locali che somministrano bevande, al fine di sanzionare severamente quelli che irresponsabilmente ne vendono a minorenni.


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