E' noto che i bambini nati con un parto naturale sono esposti, durante il passaggio lungo il canale del parto, a una serie di batteri benefici per la loro salute.
Questo, invece, non accade per i bambini nati con parto cesareo.
Per superare questo gap, in Australia stanno diventando sempre piu' di moda i cosiddetti "bagni" nel fluido vaginale.
In pratica, le mamme che fanno un parto cesareo chiedono che i loro bimbi vengano esposti a liquido vaginale sterile, tramite un tampone, subito dopo la loro nascita.
Il tampone viene cosi' applicato sulla bocca, sul viso e in generale sul corpo del nascituro.
La speranza e' che, cosi' facendo, il neonato abbia un sistema immunitario migliore e che questo sistema compensi il mancato passaggio del bimbo nel canale del parto.
A spiegare questa nuova tendenza e' stato il Daily Mail Australia.
Si tratta di un metodo non ancora provato scientificamente.
Tuttavia, uno studio della School of Medicine della New York University ha dimostrato che e' possibile recuperare, seppur parzialmente, l'esposizione ai batteri persa a causa del cesareo con una "post-esposizione" al fluido vaginale.
Ma questo "bagno" deve avvenire non troppo dopo la nascita.
"Non possiamo ripristinare (l'esposizione) al 100 per cento, ma possiamo contribuire a equilibrare il sistema immunitario", ha spiegato Maria Gloria Dominguez-Bello, docente della New York University.