Auto Storiche: Caos Per Le Nuove Norme Sul Bollo. La Scadenza Del 31 Gennaio Si Avvicina!

Regioni Contestano Decisione Governo Su Veicoli Ventennali

28 Gennaio 2015   09:55  

A pochi giorni dalla scadenza del pagamento del bollo del 31 gennaio è caos per l'applicazione delle nuove norme sulle auto e moto storiche approvate nella Legge di Stabilità, che ha cancellato l'esenzione dal pagamento del bollo prevista per i mezzi ultraventennali, mantenendola solo per quelli dai 30 anni in su.

Il fatto è che il bollo è una imposta regionale e sulle novità introdotte dal governo non tutte le regioni sembrano d'accordo.

Molte infatti nei giorni scorsi hanno manifestato la volontà di mantenere delle agevolazioni anche nei confronti dei mezzi storici dai 20 ai 29 anni di vita.

Il pericolo che viene evocato da più parti è che se non verrà mantenuta l'esenzione anche per questi veicoli i proprietari saranno spinti a rottamarli, per evitare il rischio di pagare un bollo molto elevato.

Tra le regioni la situazione è in continuo divenire.

Al momento, secondo quanto è stato possibile ricostruire, anche grazie al supporto dell'Aci, l'unica che avrebbe già deliberato un nuovo regime per i veicoli ultraventennali sarebbe la Basilicata con l'applicazione di tariffe in base alla cilindrata: 50 euro fino a 1000 cc, 100 euro da 1001 a 2000 cc e 200 euro oltre 2001 cc.

In Piemonte, invece, la giunta ha deliberato lo slittamento del pagamento del bollo per i veicoli storici al 28 febbraio.

La speranza è che prima di quella data arrivi un chiarimento sulla vicenda da parte del governo.

In Lombardia, Emilia Romagna e Veneto sembra che l'esenzione sia stata mantenuta per le sole auto e moto di interesse storico dai 20 ai 29 anni iscritte nei registri Automoto Club Storico Italiano (ASI), Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Federazione Motociclistica Italiana (FMI), mentre prima erano agevolati tutti.

E in Toscana per i veicoli ultraventennali al posto della tassa automobilistica ordinaria si dovrebbe pagare una tassa di possesso forfettario di 63 euro per le auto e 26,25 euro per le moto.

Al momento avrebbero invece deciso di allinearsi alle nuove norme inserite nella Legge di Stabilità: Abruzzo, Campania, Calabria, Lazio, Liguria, Molise, Puglia, Umbria, Valle D'Aosta, la Provincia Autonoma di Trento, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Marche, Sardegna.

Il Governo è dovuto intervenire di fronte alla confusione che stava compromettendo il futuro delle auto d'epoca. L'Aci sta ora sollecitando misure correttive che tutelino le poche auto ultraventennali veramente storiche di fronte alle tante, troppe, auto vecchie

ha sottolineato il presidente dell'Aci Angelo Sticchi Damiani precisando che:

La lista chiusa dell'Aci di modelli ultraventennali universalmente riconosciuti storici è un primo strumento già a disposizione della Conferenza delle Regioni, di tutte le istituzioni e più in generale di tutti gli interlocutori degli automobilisti, a cominciare dalle assicurazioni che dispongono finalmente di un riferimento univoco per distinguere un'auto storica da un vecchio catorcio pericoloso ed inquinante. La lista può comunque essere aggiornata e modificata.

Intanto il "Movimento Pensionati" della Regione Abruzzo, fa sapere tramite lettera indirizzata al Presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso, di non voler sottostare alla decisione del Governo:

"Recentemente il Consiglio dei Ministri, con la legge di stabilità, ha ripristinato il pagamento del bollo per le “Auto d’Epoca” iscritte all’Albo Nazionale ASI, che non hanno ancora superato i trenta anni di anzianità.

Un grosso errore da parte del Governo che per far cassa, seppur minima visto il numero esiguo dei mezzi interessati al provvedimento, anziché eliminare “carrozzoni inutili e doppioni” che fanno le stesse cose, vedi ACI e Motorizzazione, decreta di fatto la rottamazione di gran parte del patrimonio automobilistico d’epoca nazionale.

A tale proposito, gli anziani e pensionati della Regione Abruzzo, proprio perché rappresentano i maggiori detentori di auto epoca sul nostro territorio, chiedono al Presidente D’Alfonso di integrare la norma del Governo, come ha già fatto la Regione Lombardia e come si apprestano a fare la Regione Emilia Romagna e la Regione Liguria, e ripristinare l’esenzione del pagamento del bollo per quelle auto iscritte all’Albo ASI che hanno tra i venti e i trenta anni di anzianità.

Vogliamo ricordare che il patrimonio di auto d’epoca della storia della nostra nazione, è cresciuto grazie al mantenimento in circolazione di auto antiche (oltre venti anni), eliminare questa fascia di auto significherebbe eliminare i presupposti per l’arricchimento e la crescita del patrimonio storico di Auto d’Epoca Italiane.

In attesa dell’accoglimento della nostra istanza, sospendiamo il pagamento del bollo auto per dette autovetture e motocicli, in scadenza 31/01/2015."

 

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