Autostrada a pagamento da febbraio

Ma non siamo in campagna elettorale?

31 Gennaio 2010   19:04  

Da Febbraio torneranno ad essere onerosi i tratti autostradali di congiunzione tra la costa e la città di L'Aquila.

Le famose tessere da cinquanta euro prese al punto blu continueranno (per chi le detiene) ad avere valore sino ad esaurimento. Chi invece aveva optato per il telepass niente più gratuità.

I percorsi (tra i più costosi del centro-Italia), di cui sto parlando, costano mediamente 8 euro. Questo sta a significare che chi viaggia dalla costa per lavorare nella propria città spenderà, da febbraio, 40 euro la settimana e 160 euro al mese di autostrada, più ovviamente la benzina. Arriveremo, quindi, a pagare mensilmente circa 460 euro di viaggio tutto compreso (mi sono tenuta bassa).

E perché? Abbiamo scelto noi di stare sulla costa ? In quasi 10 mesi nessuno mi ha proposto una sistemazione nella mia città. Per il progetto C.A.S.E. non ho i requisiti e gli affitti a L'Aquila sono molto più cari di quanto pago a Pescara in centro.

Gli Aquilani sulla costa assumeranno il ruolo di terremotati di serie B diventando cittadini beffati dal sistema. Dovranno pagarsi tutto da soli senza agevolazioni, continueranno ad essere lontani da casa ed a viaggiare come i matti dalla mattina alle 7:00 fino alla sera alle 20:00.

Tutto questo è stancante ma tollerabile se non si subiscono spese esose.

Non pensiamo ad adesso, che l'aggravio ingente è ammortizzabile con lo stipendio lordo, ma a quando nell'estate tutto tornerà nella norma. Come faremo a permetterci 500 euro al mese di viaggio oltre l'affitto ed il mangiare?

Chi guadagna 1000, 1200 euro al mese che farà? Cercherà un nuovo lavoro sulla costa, cercherà di farsi trasferire. I pensionati che non hanno la casa e che anche 3 - 4 volte la settimana vanno a L'Aquila per fare la spesa al GS e per farsi una nostalgica passeggiata a questi costi che faranno? Non potranno andare più nella propria città.

E allora penso che si è perso di vista quello che credevo fosse l'obiettivo principale di tutti: far tornare L'Aquila a vivere sia economicamente che socialmente. Tutto dimenticato? Chi è fuori è fuori chi è dentro è dentro?

Occorre considerare le conseguenze che tali decisioni avranno sulla popolazione. Sulla costa siamo ancora tanti e ancora per molto dovremo restarci (parlo di chi abitava nella zona rossa, per la quale ancora non sono uscite le linee guida, per chi ha la casa classe E, per non parlare di tutti quelli con la casa da abbattere). Allora che facciamo? Lasciamo il lavoro? Ci facciamo trasferire? Cercheremo di tornare a L'Aquila il meno possibile cumulando gli impegni in un unico viaggio?

Ho una soluzione da proporre per fare giustizia: ci si trovi, a tutti noi Aquilani sulla costa, da febbraio una sistemazione nella nostra città. A quel punto, chi la rifiuterà, non potrà più fare recriminazioni di sorta, avendo fatto la propria scelta.

Siamo in piena campagna elettorale e i due candidati a Presidente della Provincia di L'Aquila, basano tutti i loro discorsi su quanto occorrerà fare per L'Aquila, di quanto L'Aquila sia il loro obiettivo primario. Come cittadina ed elettrice ho una richiesta da fare; che il primo e più urgente scopo siano gli Aquilani, dilaniati nello spirito e nelle finanze, perché la città non è fatta di monumenti, chiese, teatri e conservatorio ma di vita.

Considerato che leggo su tutti i giornali la piena compattezza e solidarietà degli schieramenti di destra e di sinistra con i candidati, visto che il Presidente Del Corvo fa parte della maggioranza del Consiglio Regionale d'Abruzzo, assodato che Stefania Pezzopane è l'attuale Presidente della Provincia di L'Aquila, con tutto il potere che ne deriva. Bè chiedo ad entrambi di fare qualcosa di concreto per noi Aquilani, iniziando con il non farci spendere circa 500 euro al mese per stare nella nostra città.

 

Francesca Aloisi

 


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